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Camera di Commercio, Maggioli: "Serve quella unica della Romagna". E sul turismo: "Va ripensato"

Il presidente di Confindustria Romagna lancia una appello a Forlì sul Ridolfi: "Deve collaborare e non belligerare con Rimini", qui la richiesta alle parti di sedersi a un tavolo e a Bologna

Non avere una Camera di commercio della Romagna è "un vulnus, un elemento di debolezza". Il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli, spinge dunque per un accorpamento degli Enti camerali romagnoli, per ora riuscito solo in parte, apprezzando la scelta della Regione di concedere una proroga di tre anni per questi processi. La Romagna ha delle "potenzialità enormi, ma c'è il problema di non avere unione di intenti, di presentarsi uniti per fare massa critica", sottolinea alla stampa presentando l'indagine realizzata tra gli associati su ripartenza e prospettive autunnali. Dopo la fusione delle Camere di commercio di Rimini e Forlì-Cesena "sono cambiate diverse cose. Annettere Ravenna è un percorso difficile ma indispensabile". Le strutture e associazioni che hanno già fatto questo passaggio, fa notare, come Cisl, Confagricoltura e Confocooperative "sono partner del progetto Romagna, le altre fanno più  fatica". Per quanto riguarda invece le prospettive delle tre province romagnole, Maggioli sottolinea come per Rimini ci sia "ancora molto da fare" per il progetto del Parco del mare, "riconoscendo ai privati il loro ruolo: siamo in ritardo, diamo loro spazio". Resta "sottostimato", aggiunge, il tema dell'industria e della manifattura, serve "un colpo di reni importante" sul fronte delle aree produttive"; mentre il turismo deve puntare sulla riqualificazione delle strutture e su una strategia di impronta internazionale. Un modello che ritiene vada ripensato e non più improntato sul 'mordi e fuggi'. Per la provincia di Forlì-Cesena, continua Maggioli, tra le priorità ci sono l'adeguamento della E45-E55; i collegamenti, tra via Emilia bis, secante di Cesena e circonvallazione di Forlimpopoli. 

In apertura c'è l'aeroporto Ridolfi di Forlì, che deve "collaborare e non belligerare" con Rimini: da qui la richiesta alle parti di sedersi a un tavolo e a Bologna di "un atteggiamento collaborativo, una regia importante". Gli Industriali caldeggiano anche la realizzazione di nuovi investimenti sui bacini di raccolta delle acque e dunque del nuovo invaso a Bagno di Romagna e Verghereto. E ancora, l'insediamento accademico è "sempre più forte", anche grazie all'arrivo di Medicina e da questo punto di vista "Rimini deve trovare una collocazione nel polo romagnolo". Venendo a Ravenna, deve diventare "la capitale delle energie rinnovabili", ben vengano dunque progetti per lo stoccaggio di Co2 e del parco eolico di fronte alla costa riminese. Occorre proseguire sulla strada del progetto dell'Hub portuale, mentre le celebrazioni dantesche, conclude Maggioli, faranno bene al turismo. 

(Agenzia Dire)

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