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Economia

Il cammino di Banca Carim procede verso la ricapitalizzazione

In una conferenza stampa l'istituto di credito ha annunciato che sono in corso le due diligence con controparti bancarie e finanziari di elevato standing

Con la consegna del rapporto ispettivo, lo scorso 7 marzo si è concluso il processo di verifica condotto da Banca d’Italia presso Carim dal 27 giugno 2016 all’11 novembre 2016. Anche questo secondo processo di accertamento ispettivo da quando la Banca è uscita dal Commissariamento si è concluso senza l’applicazione di sanzioni da parte di Banca d’Italia. La Banca d’Italia, nel riconoscere il lavoro di riorganizzazione e risanamento compiuto da Carim negli ultimi anni, ha rilevato il permanere di criticità in termini di dotazione patrimoniale, connesse all’ulteriore deterioramento del portafoglio crediti, “riguardante posizioni erogate negli anni precedenti il commissariamento...”. Risulta pertanto prioritario procedere quanto prima ad una operazione di ricapitalizzazione per conseguire i livelli dei coefficienti prudenziali specifici richiesti dall’Autorità di Vigilanza.

Inoltre, nel necessario ossequio delle direttive europee e delle nuove linee guida della BCE, Carim sarà impegnata, così come le altre banche italiane in questi mesi, nel piano di riqualificazione degli attivi, da realizzarsi mediante ulteriori operazioni di cessione dei crediti deteriorati, cosiddetti NPLs, ereditati dalla gestione ante commissariamento. Nel frattempo, nelle settimane passate, la Banca, nel rispetto degli obblighi previsti dal Testo Unico della Finanza e dal Regolamento Intermediari Consob, ha provveduto ad effettuare l’aggiornamento annuale del valore teorico delle azioni Carim, necessario ai Clienti ai fini degli adempimenti fiscali e gestionali connessi alla detenzione di una partecipazione azionaria.

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