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Economia

Il cammino di Banca Carim procede verso la ricapitalizzazione

In una conferenza stampa l'istituto di credito ha annunciato che sono in corso le due diligence con controparti bancarie e finanziari di elevato standing

La mancanza di un mercato attivo per gli scambi del titolo e la conseguente impossibilità di individuare dei prezzi “di transazione” ha indotto l’esperto indipendente incaricato di tale valutazione a ritenere non opportuna l’adozione del criterio del patrimonio netto tangibile (che, in conseguenza dell’azzeramento dei valori di avviamento derivanti dagli acquisti del passato di Filiali di altre banche, restituisce, rapportato al numero delle azioni, un valore pari a 3,34 euro per azione), in favore invece dell’adozione di metodologie valutative che tengono conto dei multipli dei titoli bancari quotati, nonché della attuale illiquidità del titolo Carim (con il risultato di una significativa riduzione del valore teorico dell’azione stimata al “fair value” – “valore equo” – all’importo di 1,00 euro).

Banca Carim è convinta che la trasparenza, alla fine, premi sempre: anche e soprattutto nel rapporto con i propri azionisti, che intende rafforzare confermando in toto le agevolazioni che già caratterizzano l’operatività del socio con la Banca, ed integrandole con l’immediato lancio di prodotti “dedicati” che consentano di fare conseguire ai clienti-soci un pronto ritorno economico (è già stato stanziato un plafond di 50 milioni di euro per la emissione di Certificati di deposito “pregiati” dedicati ai soli Soci, ed è stato varato un programma per la erogazione di “prestiti d’onore” ai figli dei Soci che intendano affrontare gli studi Universitari).

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