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Cara acqua: nel 2017 arrivano i rincari per i rubinetti dei riminesi

Il presidente di Atersir, Tiziano Tagliani: "Incrementi importanti per la remunerazione degli investimenti, come prevede la legge"

Cara la mia acqua. Perchè anche il 2017 in Emilia-Romagna sarà un anno di rincari. La conferma arriva da Atersir che motiva gli incrementi con la ripresa degli investimenti da parte dei gestori dopo una fase di attesa legata ai referendum sulla gestione pubblica del servizio idrico. Gli incrementi sono diffusi e riguardano quasi tutti i gestori della regione con Rimini che ha visto, attraverso Hera, un rincaro di 20 centesimi portando la tariffa 2,66 euro per metrocubo. "Il costo cambia in funzione delle caratteristiche del territorio - spiega il presidente di Atersir, Tiziano Tagliani, sindaco di Ferrara - ci sono degli incrementi importanti per la remunerazione degli investimenti, come prevede la legge". Dal 2012 al 2015 in Emilia Romagna i gestori hanno realizzato 562,5 milioni di investimenti. "Gli investimenti sono decisi dai sindaci - spiega Vito Belladonna, direttore di Atersir - i gestori se non fanno gli investimenti pianificati devono poi giustificare eventuali differenze nei volumi e nei tempi".

Insomma, per i vertici di Atersir il sistema funziona. Tanto che, rivendica Tagliani, l'Emilia-Romagna è l'unica regione italiana che "non avrà un euro di sanzione" da parte dell'Ue, che nei giorni scorsi ha comminato all'Italia un'infrazione da 62 milioni di euro e una multa da 336.000 euro al giorno fino proprio per la carenza di investimenti e per i ritardi nell'adeguamento degli impianti di depurazione. L'Emilia-Romagna i bacini tariffari sono ancora 17 e fanno riferimento ad Atersir 17 gestioni, a cui si aggiungono due fornitori di acqua all'ingrosso. In tre province (Rimini, Piacenza e Rimini) sono in corso le procedura di gara per individuare il nuovo gestore per i prossimi 25 anni. "Per Atersir il più grosso problema è il quadro normativo a volte caotico. Per il servizio idrico la situazione è migliorata con la creazione dell'Agenzia nazionale, ma siamo ancora in una fase convulsa e movimentata", conclude Mirko Tutino, vicepresidente dell'agenzia regionale e assessore a Reggio Emilia.
(Agenzia Dire)

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