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San Marino fuori dalla black list, "Ora entri pesantemente nell’Aeroporto"

San Marino espunto dalla black list fiscale. "Si chiude completamente una lunga vicenda e si rende giustizia e riconoscimento al lavoro svolto in questi anni", afferma il parlamentare Pd, Tiziano Arlotti

San Marino espunto dalla black list fiscale. Il Ministro dell’Economia Saccomanni ha firmato mercoledì il decreto, un passo fondamentale per la piena normalizzazione delle relazioni economico-finanziarie tra i due Paesi. "Si chiude completamente una lunga vicenda e si rende giustizia e riconoscimento al lavoro svolto in questi anni e in quest'ultima fase dalla vicina Repubblica", esordisce il parlamentare riminese, Tiziano Arlotti.

Ho contattato l'ambasciatrice d'Italia a San Marino, Barbara Bregato, e i Segretari di stato agli Affari Esteri, Pasquale Valentini, e Finanze, Claudio Felici, per condividere con loro la gioia di questo storico momento. Dopo anni si chiude finalmente la fase del conflitto e si apre ora una pagina nuova per la nostra economia e per le relazioni con il Titano, uno scenario che porterà notevoli benefici a tutto il nostro territorio consentendo così di favorire maggiormente le opportunità di lavoro e di interscambio commerciale e finanziario - prosegue l'esponente democratico -. E' anche questo il motivo che, dopo la ratifica all'unanimità della Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica di San Marino per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le frodi fiscali, mi ha portato in questi mesi ad insistere con il pressing nei confronti del Governo e del ministro dell'Economia Fabrizio Saccomanni per fare uscire San Marino dalla black list in cui era stato inserito dal 1999".

Conclude Arlotti: "Si rinsalda e rafforza una lunga storia di amicizia e cooperazione fra Italia e San Marino, che il 31 marzo celebreranno la ricorrenza del 75° anniversario della firma del Trattato di amicizia e buon vicinato. Sono certo che insieme alla prossima ratifica dell'accordo di collaborazione fra le due Repubbliche per il contrasto alla criminalità, a cui faranno seguito l'accordo in tema di cooperazione economica e quello di collaborazione finanziaria, l'uscita dalla black list contribuirà al rilancio dello sviluppo e dell'economia dei due Paesi nel segno della rinnovata collaborazione e cooperazione".

EMMA PETITTI - "Accogliamo con grande soddisfazione la firma - evidenzia Emma Petitti -. Un provvedimento che segue la ratifica della Convenzione contro le doppie imposizioni e si lega agli altri due accordi di cooperazione economica e di collaborazione finanziaria, creando un clima di trasparenza e di rinnovata fiducia e slancio nelle relazioni bilaterali tra i nostri due Paesi. Siamo al momento di svolta, che ci vede consolidare ulteriormente i rapporti tra i due Stati e promuovere un nuovo, ordinato sviluppo delle relazioni economiche tra San Marino attraverso una nuova cooperazione e collaborazione".

Secondo la parlamentare riminese "vi sarà un'ineludibile crescente integrazione con la Repubblica di San Marino, in cui l'Italia è naturalmente destinata ad assumere un ruolo di estrema rilevanza, essendo l'unico Paese confinante, il partner economico maggiore che ha la stessa lingua ed un sistema giuridico simile, oltre a evidenti affinità di carattere storico, culturale, economico, politico e sociale. Abbiamo ora davanti nuove condizioni, nuove opportunità di sviluppo per entrambi gli Stati perché verranno promosse attraverso quei valori di legalità e trasparenza senza i quali non potrà esserci mai nessun equo e solidale progresso economico, culturale e sociale".

MARCO LOMBARDI - Anche il consigliere regionale di Forza Italia, Marco Lombardi, parla di una "buona notizia anche per la nostra Provincia. Non solo per i lavoratori frontalieri che a questo punto possono sperare in una atteggiamento più benevolo del Governo della Repubblica verso la cosi detta “tassa etnica”, ma anche per il rilancio dell’aeroporto. Spesso ci si dimentica infatti che rigorosi studi hanno accertato per la nostra economia locale un indotto,  derivante dall’aeroporto, di oltre 800 milioni di euro che non mi sembrano pochi in un momento di crisi come quello attuale, e per onestà bisogna dire che se le Pubbliche Amministrazioni hanno colpevolmente trascurato questo aspetto, anche il tessuto imprenditoriale riminese si è svegliato un po’ tardi".

"In ogni caso oggi siamo ad un bivio, tra la conferma della sentenza di fallimento di Aeradria, con la necessità di un nuovo bando e la revoca del fallimento, con conseguente prosecuzione della gestione precedente come rinnovata dall’ingresso dei creditori nella compagine sociale - evidenzia l'esponente del centrodestra -. In entrambi i casi è a mio avviso determinante l’intervento “pesante” della Repubblica di San Marino. In primo luogo va ricordato che se Rimini è stata inserita tra gli aeroporti di interesse nazionale lo si deve non solo al traffico passeggeri raggiunto ma soprattutto alla sua qualifica di aeroporto internazionale".

"Secondariamente solo una stretta relazione tra i vantaggi fiscali e le relazioni internazionali offerti da San Marino possono assicurare anche alla “parte” italiana dell’aeroporto quelle risorse che potrebbero mettere al sicuro anche tutta l’attività turistica - osserva Lombardi -. Certamente l’impegno del sistema Sammarinese non potrà essere solo simbolico come in passato, ma è anche vero che spetterà ai partner “riminesi” ricostruire quel rapporto di fiducia e di stima reciproca che fino ad oggi è mancato. La colpa delle recenti Amministrazioni riminesi, è stata proprio quella di pretendere un impegno da San Marino senza riconoscergli la dignità che merita uno Stato, ma trattandolo alla stregua di uno dei tanti  comuni  che facevano parte della compagine sociale di Aeradria".

"Le potenzialità che offre San Marino sono invece enormi ed in mano ad un management qualificato potrebbero creare uno sviluppo inimmaginabile per il nostro territorio - aggiunge Lombardi -. C’è però bisogno di nuovi interlocutori che non considerino più l’aeroporto come “cosa loro” ma come un patrimonio di tutti e che sappiano trattare con uno Stato sovrano come si conviene senza che la conoscenza personale tra i protagonisti si trasformi come è avvenuto in passato in arroganza ed indifferenza".

"Ora il Governo di San Marino uscito dalla Black List spero sia più sereno e  disponibile, e spero che da parte riminese emergano interlocutori più attenti e più capaci di gestire come si conviene delle relazioni internazionali - conclude l'esponente di Forza Italia -. L’ aeroporto non è un gioco per qualcuno, ma un asset importante il nostro territorio che va rilanciato con competenza tecnica e con capacita diplomatica nel gestire i rapporti nazionali ed internazionali necessari  e pensando a come i nostri Amministratori si sono mossi fino ad oggi non mi sento per nulla tranquillo".

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