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Un inno dolce alla buona Romagna: la riminese Canuti spopola all'estero

Al Sigep di Rimini, il salone internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianale, Canuti ha presentato una linea di prodotti surgelati per la cosidetta ristorazione veloce

Per i francesi "l'Italia è un Paese ricco di meraviglie che gli italiani non sanno valorizzare". Tra queste spiccano le specialità enogastronomiche, un must del Made in Italy e della terra di Romagna. La riminese Canuti, storica azienda che produce pasta dal 1950, mantenendo intatta la tradizione del prodotto tramandata da generazione in generazione, è uno degli esempi di spicco dell'innovazione del settore, che viene visto dall'estero come un punto di riferimento.

Al Sigep di Rimini, il salone internazionale di Gelateria, Pasticceria e Panificazione Artigianale, Canuti ha presentato una linea di prodotti surgelati per la cosidetta ristorazione veloce. Denis Cecchetti, amministratore unico dell'azienda di via Sassonia, ha fotografato il quadro della situazione economica italiana, in bilico fra rischi di ulteriore complicazione e grandi potenzialità. Dalla fotografia emerge un'azienda pronta ad investire sulle novità ed ad accogliere giovani risorse per fronteggiare la recessione economica, puntando inoltre all'esportazione poiché all'estero il Made in Italy d’eccellenza e le innovazioni sono accolte con grande positività.

Dottor Cecchetti, qual è il punto di forza di Canuti?
L'azienda produce pasta fresca surgelata, farcita e non, con gamme speciali fra le quali quella chiusa a mano, rispettando i crismi delle tipiche sfogline romagnole. Un prodotto genuino e sicuro, senza conservanti, che si mantiene per 18 mesi, destinato per la maggior parte a grossisti che servono hotel e ristoranti.

Dove vengono maggiormente venduti i prodotti?
La pasta è molto apprezzata all'estero, noi abbiamo grandi soddisfazioni in Spagna, in Germania, in Giappone e negli Stati Uniti, dove la proposta aziendale è stata accolta con piacevole interesse e stupore perchè trafilata in bronzo e al contempo innovativa. Proponiamo infatti un prodotto surgelato, che in meno di cinque minuti è pronto per essere servito in tavola con un opportuno condimento. Anche Canada, Sud Africa e Australia sono altri Paesi dove l'interesse per la pasta italiana è in continuo aumento.

Anche il 2013 sarà ricordato per la crisi economica, l'azienda ne ha risentito?
Facciamo una breve premessa: per quanto riguarda l'Italia, la situazione è quella conosciuta a tutti. Servono  riforme per riorganizzare il sistema finanziario e il mercato del lavoro per rilanciare l’economia reale. Canuti punta all'estero, dove abbiamo registrato un incremento significativo delle vendite, come ad esempio in Spagna dove la situazione era anche peggiore che in Italia. Si tratta anche di una strategia necessaria, che valorizza all'estero le specialità gastronomiche italiane, uno dei punti di forza internazionalmente riconosciuti all’Italia.

Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è tra i più alti in Europa. Canuti come affronta questa situazione?
L'azienda è disposta a seguire tirocinanti, stagisti e apprendisti, offrendo l’opportunità di lavorare a chi ha talento e determinazione. Puntiamo all'introduzione di risorse giovani, che hanno una mentalità più aperta e dinamica e che sono in grado di reinventare il modo in cui creare valore e relazionarsi all’interno di un contesto economico e sociale nuovo per tutti.

Come vede attualmente la situazione del settore turismo?
Rimini rimane una città di grande attrattiva, molto apprezzata all'estero. Attualmente risente della crisi come altre importanti mete turistiche; ma si deve ripensare un modello di ospitalità e valorizzare le peculiarità locali, Canuti ne è un esempio.

Per il 2014 Canuti quali novità propone?
Abbiamo appena presentato una linea speciale denominata "Canuti Express", ideale per il canale bar e ristorazione veloce, basata chiaramente sulla pasta fresca surgelata ma pronta in tempi rapidissimi. Al Assieme allo Chef Corrado Buldrini, Presidente dell’Associazione Cuochi Romagnoli di Rimini, abbiamo dedicato un “primodessert” edizione speciale al SIGEP: il Passatello Dolce Romagna. Un piatto che gioca con la scorza d’arancia, il caffè, l’anice e il cacao, ma è incentrato su alcuni ingredienti della tradizione romagnola: il passatello, lo squacquerone e il sale di Cervia. Un inno dolce alla buona Romagna.

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