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Torna a crescere il numero delle imprese riminesi, l'incremento migliore del dato regionale

Dopo il saldo negativo del 2020 l'imprenditorialità del territorio ha reagito: nella provincia si contano 103 ditte attive ogni 1.000 residenti

I dati 2021 per l’area Romagna (Forlì-Cesena e Rimini), confermano imprenditorialità maggiormente diffusa, rispetto al contesto regionale e nazionale. Nel corso dell’anno si è registrata una ripresa delle iscrizioni e un rallentamento delle cessazioni di imprese; il saldo delle imprese registrate è risultato positivo e in netto recupero rispetto a quello del 2020. In espansione le imprese attive nel settore delle Costruzioni, nel Turismo e nelle Attività immobiliari; stabilità per il Commercio, e il Manifatturiero, mentre Agricoltura e Trasporti si confermano in ridimensionamento. Crescono le imprese attive nei comparti dei Servizi alla persona e alle imprese. Continua l’incremento del numero delle società di capitale. In crescita le localizzazioni attive.

“I dati sulla natalità delle imprese nel 2021 confermano una ripresa delle iscrizioni di nuove imprese, un dato molto importante e incoraggiante – commenta Roberto Albonetti, Segretario generale della Camera di commercio della Romagna –. Le cancellazioni restano ancora mediamente inferiori del 22% rispetto al periodo pre pandemia (media 2017-2019); inoltre, le 3.664 cessazioni di attività rilevate tra gennaio e dicembre 2020 costituiscono il valore più basso degli ultimi 10 anni. È un segnale confortante in termini di riduzione della mortalità - il tasso di mortalità delle imprese del territorio Romagna è il più contenuto se confrontato con l'analogo regionale e nazionale - e grande merito va alla capacità di tenuta degli imprenditori romagnoli. Il miglioramento del clima di fiducia, specialmente nei mesi centrali dell'anno, ha influenzato positivamente il saldo finale del 2021: i saldi tra iscrizioni e cessazioni, infatti, sono stati positivamente consistenti nel secondo e nel terzo trimestre del 2021. Aumenta l'intensità imprenditoriale (numerosità delle imprese attive) anche nel confronto con il 20019 (periodo pre pandemia): i dati riportano un completo recupero della numerosità delle imprese attive del territorio Romagna (Forlì-Cesena e Rimini). Occorre, a tutti i livelli, alimentare questo clima di fiducia, le imprese esistenti resistono e le nuove idee diventano impresa sfidando il futuro, probabilmente la stessa idea di lavoro sta cambiando, nel mondo delle nuove tecnologie la vera sfida è sulle idee, sulla capacità di creare nuove idee”.

Secondo i dati Infocamere-Movimprese elaborati dalla Camera di commercio della Romagna, al 31 dicembre 2021 nel territorio
della provincia di Rimini si contano 39.965 imprese registrate, delle quali 34.693 attive L’imprenditorialità è particolarmente diffusa: 103 imprese attive ogni 1.000 residenti (90 imprese a livello regionale e 87 a livello nazionale). Nel corso del 2021 si sono verificate 2.359 iscrizioni e 1.772 cancellazioni (al netto di quelle d’ufficio), con un saldo positivo di 587 unità (nel 2020 il saldo fu negativo per 121 unità); +1,5% è dunque il tasso di crescita annuale delle imprese registrate, migliore del dato regionale (+0,8%) e sostanzialmente allineato a quello nazionale (+1,4%).

Nel confronto con il medesimo periodo del 2020 si riscontra una crescita delle imprese attive (+1,8%), valore superiore al dato regionale (+0,7%) e nazionale (+0,3%). La dinamica delle imprese attive non presenta particolari difformità a livello sub provinciale e nelle principali aggregazioni territoriali: Comune di Rimini (+2,0%, dove si concentra il 43,8% delle imprese attive in provincia); comuni marittimi (+1,9%, che coprono il 73,4% delle imprese provinciali); Vallate (Valmarecchia e Valconca) +1,9%, pari al 18,0% delle imprese totali; Area del Basso Conca (+1,2%, pari al 13,4% delle imprese attive totali della provincia). Riguardo ai principali settori economici si trovano, nell’ordine, il Commercio (25,0% incidenza sul totale delle imprese attive) in aumento dello 0,7%, le Costruzioni (14,7%) in aumento del 4,6%; Alloggio e ristorazione (13,6%) in recupero dell’1,5% e le Attività immobiliari (9,7%) in crescita dell’1,9%. Le imprese attive nel settore Manifatturiero (7,2% del totale) sono stabili, così come quelle agricole (7,0% del totale).

Si segnala una ripresa del settore “Altre attività di servizi” (incidenza del 4,3% sul totale, +1,3% la dinamica annua), in crescita anche “Attività professionali, scientifiche e tecniche” (incidenza del 3,8%, +5,1% la variazione), “Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese” (incidenza 3,4%, +5,2% la dinamica), i Servizi di ICT (2,3% l’incidenza, +3,9% la dinamica tendenziale), le Attività finanziarie (2,0%, +2,9%) e gli altri Servizi alla persona (sanità e assistenza, attività ricreative e sportive) (+1,1% la dinamica, 3,5% l’incidenza). Si conferma, infine, la flessione, anche per il 2021, delle imprese del comparto “Trasporto e magazzinaggio” (-0,9%), che costituiscono il 2,7% del totale. Con riferimento alla natura giuridica, le imprese individuali sono maggioritarie (51,9% sul totale) e in aumento dell’1,1%; seguono le società di persone (24,5%), sostanzialmente stabili rispetto ai 12 mesi precedenti e le società di capitale (22,3%), in rilevante espansione (+5,7%), analogamente a quanto avviene negli altri territori di riferimento (Emilia-Romagna +4,2%, Italia +3,6%). Al 31/12/2021 le localizzazioni registrate (sedi e unità locali) sono 49.683 delle quali 44.086 attive (+2,2% rispetto al medesimo periodo del 2020).

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