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Economia

Nata come startup, ora pensa in grande. Il primo supermercato online d'Italia acquisisce Floema

Quest’anno la società, che serve le province di Forlì-Cesena, Rimini, Bologna e Ravenna, si avvia a raddoppiare il fatturato 2021. I dipendenti sono diventati 80, età media circa 30 anni,

Tulips, primo supermercato online puro in Italia, annuncia la sua prima acquisizione e presenta un piano di sviluppo per i prossimi 18 mesi che prevede nuovo capitale per oltre 25 milioni di euro, investimenti in tecnologie avanzate e ulteriori operazioni strategiche di M&A. Nell’anno in cui la grande distribuzione subisce una battuta d’arresto, Tulips coglie un’opportunità, continua a crescere e si candida come punto di riferimento a livello nazionale dell’online.

L’acquisizione

Nel corso del Tulips Press Day, tenutosi a Rimini, il fondatore e amministratore delegato della società Enrico Martini ha comunicato che Tulips ha raggiunto un accordo per l’acquisizione del 100% delle quote di Floema, startup bolognese nata nel 2018 dall’iniziativa imprenditoriale di tre agronomi. Floema è un’azienda innovativa che accorcia la filiera ortofrutticola attraverso il commercio online di prodotti degli agricoltori del territorio. Il suo punto di forza è l’attenzione alle produzioni locali e alla qualità del prodotto fresco sfuso. La startup ha chiuso il 2021 con un fatturato di 800 mila euro. “Questa acquisizione - ha commentato Enrico Martini - ci permette di consolidare la nostra presenza nella regione, oltre a offrirci grandi sinergie di costo attraverso la condivisione delle piattaforme di preparazione ordini, degli acquisti, della logistica e della tecnologia”. “Nonostante una proposta di valore diversa, dal momento che Floema ha una gamma di prodotti limitata e premium più vicina all’offerta di un ‘mercato rionale online’, mentre Tulips è un supermercato online a prevalenza locale – ha sottolineato Enrico Martini - condividiamo il 95% della struttura dei costi, quindi con grandi possibilità di sinergie. Floema rimarrà una azienda indipendente con una propria cultura aziendale e una propria offerta specifica al cliente finale”

Il mercato e il business

Oggi l’online rappresenta soltanto il 2% del mercato della Gdo, la grande distribuzione organizzata, che vale 120 miliardi di euro. Si stima che nel 2030 la percentuale dell’online salirà fino al 25%. Tulips punta a conquistare quote crescenti di questo mercato grazie all’unicità del proprio modello di business, fondato su una filiera completamente integrata per gestire sia le merci sia i clienti: da una parte i Dark Store di prossimità, magazzini organizzati come un supermercato senza clienti e sempre più automatizzati, dall’altra la qualità del prodotto sfuso locale, un servizio clienti eccezionale e la consegna gratuita in tre ore mantenendo prezzi competitivi.

Sono passati soltanto 5 anni dalla nascita della startup, creata da Enrico Martini con Mattia Mordenti e tre anni dal primo Dark Store, seguito da altri tre nel 2020-2021. Quest’anno la società, che serve le province di Forlì-Cesena, Rimini, Bologna e Ravenna, si avvia a raddoppiare il fatturato 2021, che era stato di 5 milioni di euro, crescendo a velocità doppia anche rispetto al settore (+99% quest’anno). I dipendenti sono diventati 80 in quattro città diverse, età media circa 30 anni, tutti assunti con contratti regolari con un salario medio di 27 mila euro, nessun rider.

Ambiente e sostenibilità

“Siamo il più grande promotore green del settore, anche se non lo urliamo - ha detto Enrico Martini nella sua presentazione - applichiamo l’economia circolare su larga scala, attraverso la restituzione e il riutilizzo del packaging. Abbiamo sviluppato un software per ridurre gli sprechi alimentari, attraverso sistemi di offerta automatica di prodotti a breve scadenza. Promuoviamo «brutti ma buoni» (marchio registrato Tulips). Ci attiviamo concretamente e costantemente per fare education ai nostri clienti sugli sprechi di prodotti alimentari”. Dietro l’angolo ci sono anche i veicoli elettrici per le consegne.

Il piano di sviluppo

Nei prossimi 18 mesi, ha annunciato Enrico Martini, sul fronte finanziario verrà chiuso a novembre un nuovo round di finanziamenti da 2 milioni di euro per puntare poi a un ingresso in Tulips di investitori di venture capital per 25 milioni di euro, destinati sia ad acquisizioni strategiche per consolidare la leadership, sia a investimenti in robotica per aumentare la marginalità dei dark store e a investimenti in tecnologia proprietaria per mantenere il vantaggio competitivo sulla concorrenza. Perché investire in Tulips? “Vogliamo affermarci come player principale del mercato online – è la risposta dell’amministratore delegato di Tulips – grazie alla migliore tecnologia sviluppata in casa sul nostro modello di business. Siamo l’unica realtà di online grocery in Italia strutturata e ben posizionata con potenziale di crescita”.

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