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Economia

Turismo, il grido di Federalberghi: Nel 2020 perderemo quasi 245 milioni di presenze"

"Noi non possiamo permetterci un nuovo lockdown. Questo ci farebbe passare immediatamente da pandemia sanitaria a pandemia economica e sociale"

"La priorità per tutti oggi è vincere il covid 19. Ma se vogliamo concederci il lusso di guardare oltre, è necessario anche evitare che il virus mieta altre vittime proprio tra quelle imprese turistiche e del termale che fanno il bene del Paese e che da diversi mesi sono in grandissima sofferenza. Il turismo è un animale ferito, sanguinante. Se si curerà e si tutelerà il comparto, per quanto lentamente, si potrà aprire la via della ripresa". Il presidente della Federalberghi, Bernabò Bocca, ha aperto mercoledì i lavori della Settantesima assemblea nazionale della Federazione al TTG di Rimini, Salone professionale di Italian Exhibition Group dedicato a viaggi e vacanze, davanti ad una platea di circa 200 albergatori provenienti da tutto il territorio italiano che, in prima persona, hanno accusato il colpo di un anno durissimo. Accanto a Bocca nello scenario della Fiera, il sottosegretario al Turismo del Mibact, onorevole Lorenza Bonaccorsi, ed il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. E' quanto fa sapere nella nota Federalberghi. "Malgrado il nostro ottimismo proverbiale- ha dichiarato il presidente di Federalberghi- non si può cancellare con un colpo di spugna il fatto che, da gennaio a settembre, il nostro settore abbia rilevato un calo delle presenze totali (sia italiane che estere) di circa il 60 per cento. Abbiamo calcolato che solo nel 2020 perderemo 245 milioni di presenze. Inutile sottolineare il contraccolpo in termini di fatturato, considerando che il turismo straniero, a causa della pandemia, si è quasi azzerato e che sono venuti a mancare sul nostro territorio proprio quei visitatori dall'estero definiti "big spender" ovvero con grossa capacità di spesa, come americani, russi e cinesi. Tutto questo si è rivelato ancora più gravoso per quegli albergatori che, oltre a trovarsi privi di liquidità per la desolante mancanza di turisti, devono anche sostenere l'onere di un affitto". "E' chiaro che non possiamo fare tutto da soli- ha proseguito Bocca- Se andremo ko noi, che siamo la spina dorsale dell'economia italiana, automaticamente verrà giù l'intera struttura produttiva del Paese".

"Nel corso delle diverse fasi della diffusione del virus, fasi così difficili e persino drammatiche per la maggioranza dei nostri- ha detto il presidente- il sistema Federalberghi ha lottato per ottenere l'attenzione e le risorse necessarie a mantenere operativo un settore che dà lavoro ad oltre due milioni di persone e che rappresenta il 13% del Pil. Devo dire che le nostre reiterate richieste hanno portato ad un risultato importante: l'esenzione dall'Imu per l'anno 2020. Un passo sostanziale per una rimodulazione della tassazione sulle nostre attività, tanto eccessiva quanto discriminatoria, poiché pagata solo dalle strutture regolari e non dagli abusivi che proliferano nelle nostre città. Sarebbe bello rendersi conto che davvero si vuole combattere questa piaga, piuttosto che dover apprendere che, quando finalmente una legge c'è, si faccia poi di tutto per intralciarla o rimandarne l'applicazione".

Il presidente Bonaccini ha evidenziato come "Noi non possiamo permetterci un nuovo lockdown. Questo ci farebbe passare immediatamente da pandemia sanitaria a pandemia economica e sociale. Se vogliamo evitarlo però, dobbiamo allora arginare il contagio che sta diffondendosi, seguendo le restrizioni mirate e selettive che ci sono state imposte. Questo paese definito Italietta dal punto di vista della gestione della pandemia è stato imbattibile a mio avviso. Eravamo tra i più colpiti eppure siamo stati tra i migliori nel fronteggiarla. Ciò ha dimostrato che ha funzionato il sistema Stato Regioni. E che le regioni da sole non ce la possono fare se non c'è una cabina di regia centrale".

"Dobbiamo lavorare molto insieme fuori dalla dispute politiche. L'unico colore che riconosco è quello della fascia tricolore. Certo - ha detto Bonaccini- il turismo ha un problema in più di altri. È un settore che non esporta merci ma importa persone... le merci non diffondono il contagio. Fino a che non arriverà il vaccino saremo in difficoltà. Ma sono fiducioso che la ripresa sarà molto più rapida del previsto. Abbiamo bisogno di una misura robustissima di investimenti. E quanto al Recovery plan- ha concluso il governatore dell'Emilia Romagna- bisogna essere capaci di spendere presto e bene.

Il presidente Bocca ha poi continuato sottolineando come gli operatori del settore siano "abituati ad individuare in ogni problema un'opportunità. In questo senso va detto che il covid ha generato una sorta di rivoluzione silenziosa, dando impulso alla creatività e dettando nuovi canoni nell'immaginare il soggiorno in una struttura ricettiva ed una sostenibile condivisione degli spazi. Si stanno ormai ripensando gli ambienti in relazione ad una fruizione distanziata e piacevole di ogni offerta. Questo anche in riferimento alla necessità di lavorare in smart working: la nuova tendenza che, per quanto provocata da un fattore negativo come la pandemia, si sta rivelando una autentica sfida per gli imprenditori della ricettività che offrono sempre più opzioni alternative a lavoratori in cerca di spazi adeguati alla propria produzione professionale, anche al di fuori della propria casa. Dunque va colta questa occasione per ridisegnare la nostra attività, dovendo fronteggiare un futuro che sarà certamente diverso da ciò che abbiamo vissuto in modo tradizionale fino ad ora".

"Continuo a dirlo: non possiamo fare tutto da soli- ha concluso Bocca- Riconosciamo che alcuni passi sono stati fatti e che il Governo ha dato ascolto in parte alle nostre urgenze. Con il decreto agosto è stato rifinanziato il credito di imposta per la riqualificazione ed il miglioramento delle strutture ricettive turistico-alberghiere, comprese le strutture termali che rivestono un ruolo di primaria importanza. Certo, per rendere ancora piu' efficace questo sostegno, a Governo e Parlamento chiediamo di estendere alle imprese alberghiere l'applicazione dell'ecobonus e del sisma bonus al 110%. Inoltre, sempre in ambito istituzionale, abbiamo proposto a Cassa Depositi e Prestiti di supportare l'emissione di bond di lungo periodo per finanziare programmi di investimenti". "Ma di passi dobbiamo farne molti ancora- ha concluso il presidente di Federalberghi- ci aspettiamo che l'operazione di rilancio delegata al Recovery plan sia concreta nei fatti. Oltre che in termini di accessibilità, sostenibilità e digitalizzazione, anche in termini di progettualità. Un tema caro al nostro mondo, ma drammaticamente frenato dal carico fiscale imposto alle imprese ricettive che per noi, ancor più nell'emergenza covid, è divenuto insostenibile".

(fonte Agenzia Dire)

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