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Turismo, Petitti in Parlamento sprona il ministro

Il governo si deve impegnare maggiormente per il turismo, a parole il “petrolio” italiano mai però realmente sfruttato fino in fondo. Un'interrogazione al ministro per i Beni, le attività culturali e il turismo, Massimo Bray. A presentarla il deputato riminese del Pd, Emma Petitti

Il governo si deve impegnare maggiormente per il turismo, a parole il “petrolio” italiano mai però realmente sfruttato fino in fondo. Un'interrogazione al ministro per i Beni, le attività culturali e il turismo, Massimo Bray. A presentarla il deputato riminese del Pd, Emma Petitti, secondo cui, - riporta l’Ansa- alla luce dei dati diffusi da Federalberghi, appare "sempre più necessario ed urgente rispondere immediatamente alla crisi anche in questo settore con una politica industriale per il turismo".

 Da qui l'invito al ministro di "venire a riferire in Commissione X su quali misure intenda assumere per rilanciare il settore del turismo, sostenendone la crescita con misure legislative e finanziarie adeguate". A giudizio di Petitti, "se il Governo intende mettere mano alla governance del turismo, non è infatti sufficiente il trasferimento delle competenze al Ministero dei beni e delle attività culturali: debbono essere organizzate forme di coordinamento costanti tra i ministeri con deleghe che interessano il settore, per redigere ed aggiornare annualmente il Piano strategico nazionale per il turismo".

A giudizio della parlamentare Pd, tra le altre cose, "deve essere affrontata la riforma radicale dell'Enit", poi appare "urgente riformare, in accordo con le regioni, il Codice del turismo prendendo l'occasione per risolvere alcune delle principali problematiche del settore rimaste inevase". Fra queste, elenca Petitti, "la previsione di una conferenza permanente o tavolo interministeriale coordinato dal Ministro per stendere e aggiornare il Piano strategico nazionale e verificarne l'attuazione; la revisione dell'attuale tassa di soggiorno che ha prodotto scompensi sul territorio; la revisione del sistema dei visti; l'estensione del bonus per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica anche agli immobili adibiti ad attività turistiche; la risoluzione del problema delle concessioni demaniali ad uso turistico-ricettivo". Infine, è la chiosa della parlamentare riminese, "il turismo deve uscire dalla marginalità politica in cui si trova per diventare un vero e proprio settore produttivo e imprenditoriale, incluso nelle scelte di politica economica del Paese".

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