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Turismo, Rimini risponde alle Marche: "Polemica da curva sud"

L'assessore al turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli, risponde alla "bella lezione" che il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca "ha impartito rispetto ai temi della presunta concorrenza turistica"

L’assessore al turismo della Provincia di Rimini, Fabio Galli, risponde alla “bella lezione” che il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca “ha impartito rispetto ai temi della presunta concorrenza turistica tra il suo territorio e la riviera romagnola. Faccio fatica a considerarla poco di più di una ‘bausciata’, ovvero una boutade senza alcun costrutto, particolarmente sorprendente per un politico navigato e dalla robusta responsabilità istituzionale come Spacca”.

“Il riferimento al divertimentificio è la spia di una clamorosa assenza di lettura rispetto a quanto accaduto al di qua del Tavollo negli ultimi 20 anni – sottolinea Galli -. Il riferimento alla salute delle acque marine, così come rozzamente espresso, pare essere solo il riflesso di un rancore malamente trattenuto per tutt’altro (il passaggio dell’alta Valmarecchia in provincia di Rimini?). Se il dialogo e il rispetto tra istituzioni scadesse a rissa da curva sud, cosa accadrebbe? Che a Rimini si sarebbe dovuto fare pubblicamente compiaciuta ironia per i problemi avuti dalle vicine Marche tra 2008 e 2010 per la comparsa dell’alga tossica? Oppure rispolverare il peggio degli irritanti luoghi comuni che da sempre bollano questo o quel territorio e i suoi abitanti? No, proprio perché la razionalità dovrebbe far parte del bagaglio professionale di ogni politico e/o amministratore, meglio abbandonare certe presunte velleità campanilistiche, peraltro smentite dai fatti quotidiani”.

“La Provincia di Rimini – continua Galli - collabora con la Provincia di Pesaro Urbino per progetti promozionali e turistici; le due Regioni hanno numerose iniziative congiunte, anche a livello europeo, riguardanti interventi per il miglioramento qualitativo del mare Adriatico; e così via. Cerchiamo dunque di smettere i panni del tifoso e pensiamo piuttosto a come lavorare assieme per promuovere in maniera più efficace, soprattutto all’estero, l’intera costa che da Venezia arriva alla Puglia. E qui spero che la polemica si chiuda”.
 

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