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Turismo, Rimini supera la media nazionale nei primi 9 mesi

Si chiudono con un + 4,7% negli arrivi e un + 4,1% nelle presenze i primi 9 mesi del 2011 (periodo 1 gennaio/30 settembre) per la Riviera di Rimini. Un dato nettamente migliore rispetto al quadro nazionale

Si chiudono con un + 4,7% negli arrivi e un + 4,1% nelle presenze i primi 9 mesi del 2011 (periodo 1 gennaio/30 settembre) per la Riviera di Rimini. Un dato nettamente migliore rispetto al quadro nazionale nel quale le destinazioni ‘concorrenti’ crescono in misura meno incisiva. Nel 2011, infatti, le presenze negli hotel italiani (dato Federalberghi: gennaio-agosto 2011) sono aumentate dell’1,9%, con gli italiani ad un + 0,9% e gli stranieri ad un +2,6%.

I numeri relativi al periodo gennaio-settembre 2011 sono forniti e elaborati dall’Ufficio Statistica della Provincia di Rimini, il quale opera in un preciso e ufficiale contesto legislativo.

I DATI GENNAIO/SETTEMBRE 2011
I numeri del 2011 (gennaio-settembre) della Provincia di Rimini evidenziano dati positivi e ottime performances, per un dato relativo ai primi 9 mesi che segna + 4,7% negli arrivi totali e + 4,1% nelle presenze. Cresce il segmento italiano (+ 3,5% negli arrivi e + 2,9% nelle presenze) ma soprattutto il mercato estero (+9,2% arrivi e + 8,4% presenze).Il picco, +16,2% presenze, nel mese di gennaio, quindi un buon + 7,8% a febbraio, un positivo + 4,2% presenze a marzo, un ottimo +13,7% ad aprile, + 8,6% a giugno, +2,7% a luglio, + 2,3% e + 5,8%, rispettivamente, ad agosto e settembre. Unica eccezione è il mese di maggio (-6,9%), penalizzato- come già illustrato precedentemente- dall’assenza di ponti (che, di fatto, determinano un calo del 30% sul movimento turistico nel nostro territorio) e dalla Pentecoste calendarizzata a  giugno.

Ancora una volta positivo il risultato di luglio (+ 2,7% nelle presenze, trainato da “La Notte Rosa” che ha determinato una crescita di presenze in quel week end del 12,4%, arrivando a 408.000 unità, (45.000 in più rispetto al 2010). Dato che conferma gli ottimi risultati degli ultimi anni, con un mese di luglio che ha quasi raggiunto agosto in termini assoluti e come periodo di massima affluenza. I mesi di agosto (+ 2,3% in termini di presenze) e settembre (+ 5,8%) hanno registrato una sostanziale crescita rispetto al dato 2010, confermando l’appeal e la competitività della vacanza balneare riminese. In questo senso, le condizioni meteo favorevoli, soprattutto nella seconda parte dell’estate, hanno avuto un effetto certamente positivo. Dall’indagine dell’Osservatorio Nazionale del Turismo, in collaborazione con Unioncamere (ottobre 2011) dal titolo “Indagine quantitativa sui comportamenti turistici degli italiani”, emerge che la regione preferita per la vacanza di settembre è l’Emilia-Romagna e tra le località preferite troviamo al primo posto Roma e al secondo Rimini. Positivo anche il dato della MotoGP, che nel week end 2011 ha totalizzato un + 7,8%, con 25.000 presenze in più rispetto al 2010

ITALIA E ESTERO
Il mercato domestico è cresciuto dello 3,5% in termini di arrivi e dello 2,9% in termini di presenze, confermando la Riviera di Rimini come la destinazione privilegiata per gli italiani. Ma il motore della crescita 2011 è stato senza dubbio il mercato estero. Il risultato sull’internazionalizzazione si può considerare davvero significativo, come le prime proiezioni estive già facevano intravedere, confermando e consolidando gli ottimi risultati ottenuti in tal senso nel 2010: + 9,2% gli arrivi dall’estero, + 8,4% le presenze nei primi 9 mesi del 2011. La percentuale di domanda estera rispetto al totale è arrivata allo 23%. Le politiche per l’internazionalizzazione della Riviera di Rimini, avviate dalla provincia di Rimini in collaborazione con gli operatori privati e l’aeroporto F. Fellini, stanno producendo risultati concreti e tangibili. Forte elemento di traino è stata senz’altro la crescita sul mercato russo, con un + 36,2% nelle presenze, ma ottimi risultati anche dalla Germania (+ 7,6%), l’altro nostro mercato estero principale, positive performances dalla Francia (+ 5,2%), dalla Svizzera (+ 7,1%), dalla Polonia (+ 7,3%). Positivo anche il dato della Repubblica Ceca (+12,5%), che comincia ad essere un mercato turisticamente interessante anche in termini assoluti. Qualche criticità invece su alcuni nostri bacini storici europei, Benelux, UK, Scandinavia, dove ancora gli effetti pesanti della crisi economica si fanno sentire e condizionano anche le scelte di viaggio e vacanze.

Positivi e confortanti anche i dati (gennaio – settembre) del traffico aeroportuale del ‘Fellini’ (+61,7% nel movimento passeggeri rispetto al 2010, con un +49,2% nei passeggeri provenienti dai voli di linea e low cost, con un + 56% dalla Russia). Non c’è dubbio che la competitività sui mercati esteri che, di fatto, ha consentito ottime performances nella stagione turistica 2011 della Riviera di Rimini, sia figlia della scelta strategica, fortemente voluta dal nostro sistema, dello sviluppo dello scalo riminese e della formula d’intervento pubblico-privata sperimentata in questi ultimi anni.

L’ENTROTERRA
Una citazione e un’attenzione particolare merita il dato relativo all’entroterra, quello che la Provincia di Rimini sta promuovendo attraverso il brand “Malatesta & Montefeltro”, che mostra risultati e un quadro ancora più positivo: + 19,8% in termini di presenze e + 13,6% in termini di arrivi ( con un + 16,2% sul mercato estero, che vale in termini percentuali il 32,3% dell’intera domanda). Interessanti in particolare i dati ottenuti su alcuni mercati esteri, in controtendenza rispetto a quelli dei comuni costieri: Benelux + 9,6% (primo cliente in assoluto per l’entroterra), Paesi Scandinavi + 54%, UK + 1,7%, Russia (+ 198,2%), Francia (+ 76,3%), Germania (+22,2%). Questo dimostra, da un lato, che la diversificazione del prodotto paga e che alcuni nostri mercati di riferimento cominciano a prendere strutturalmente in considerazione un tipo di vacanza diversa da quella strettamente balneare e, dall’altro, che la direzione intrapresa dalla Provincia di Rimini, insieme a Comuni e operatori privati, nel raccontare e “vendere” un prodotto turistico autonomo, attraverso una progettualità, una comunicazione ed attività dedicate, si sta rivelando una scelta efficace.

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