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Sabato, 20 Aprile 2024
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In scena il musical CountDown: le vicende un gruppo di coinquilini tra musica e balli

Considerato l’astro nascente del musical italiano, il regista Mauro Simone ha soli 39 anni ma già alle spalle numerose esperienze nel mondo dello spettacolo

È iniziato il conto alla rovescia dalla “prima” di un evento destinato a segnare una svolta culturale per la città di Riccione. Ma CountDown è proprio anche il nome del musical che il Palariccione metterà in scena il prossimo 24 aprile. Quella sera, nella spaziale Sala Concordia del Palazzo dei Congressi, vedremo e ascolteremo un gruppo di attori alle prese con tre eccellenze, la recitazione, il canto e anche il ballo. Il progetto è scaturito dalla mente fertile di Mauro Simone, regista quasi quarantenne già molto lanciato nel panorama italiano di questo specialissimo genere. Con lui i quattro protagonisti – Elena Nieri, Nadia Scherani, Alessio Ruaro e Beatrice Baldaccini - e altri cinque artisti in ruoli secondari ma comunque importanti. Tra i nove performer, diversi escono dall’Accademia BSMT di Bologna. E c’è anche una band che suona la musica dal vivo. Lo spettacolo, prodotto dalla DNC di Vera Affaba, ha esordito a Lodi lo scorso 31 dicembre, ma quella riccionese è un’edizione espressamente dedicata alla celebre città della Riviera: “sotto il sole di Riccione” entra nella drammaturgia dell’opera (e non vogliamo dire di più, per non anticipare troppo). CountDown è una storia intensa, che racconta le vicende un gruppo di coinquilini, mentre le canzoni hit della musica pop italiana e straniera ci trasmettono le emozioni dei loro cuori giovani e scatenano le nostre.

Considerato l’astro nascente del musical italiano, Mauro Simone ha soli 39 anni ma già alle spalle numerose esperienze nel mondo dello spettacolo. La sua biografia artistica è sterminata, possiamo citare solo a titolo di esempio alcuni dei lavori che ha scritto e diretto: “Replay, il Musical”,“Into the Woods” e “Outing, il musical”. Ma anche “Robin Hood”  e, con Saverio Marconi, “Grease 20 anni di successi”. Insegna all’Università di Milano IED, è docente e coordinatore della sezione recitazione alla BSMT di Bologna diretta da Shawna Farrell.

Che tipo di opera è “Countdown il Musical”?
Totale, mi verrebbe da dire. Intanto perché i performer, come in ogni musical, devono essere in grado di recitare, cantare e danzare. Poi per un motivo se vogliamo anche più sottile: gli attori qui non devono interpretare soggetti storici o fantasy. Impersonano ragazzi come loro, della loro generazione, con i sentimenti contemporanei. Insomma, oltre alla bravura tecnica, c’è anche una forte proiezione, un gioco di specchi tra linguaggi reali e finzione scenica. Nel merito, posso dire che Countdown è la storia di nove giovani, quattro protagonisti in particolare, che hanno vissuto assieme in un appartamento, con tutte le dinamiche interpersonali che ne derivano.

È facile dirigere un cast di ventenni?
Non sempre. In questo caso, assolutamente sì. Sono bravissimi, sanno tenere ritmi molto sostenuti e lavorare con grandissima disponibilità. Con fusione e armonia. Del resto il nostro messaggio è proprio contro la separazione, contro la paura, contro l’isolamento.

Cosa significa, esattamente, jukebox musical?
È una definizione che si è affermata negli Stati Uniti, dove il musical ha da sempre una fortissima tradizione. Consiste nel creare un’opera che abbia dei contenuti musicali omogenei, come i brani di un unico autore, oppure di un unico periodo musicale e/o stile – come ad esempio è stato Rock of ages per gli anni Ottanta o Mamma mia con gli Abba. Countdown però presenta una vera novità: utilizziamo per la prima volta insieme la musica pop italiana e quella straniera. Sono tutte hit, grandi successi. Dal punto di vista della colonna sonora, noi ci affacciamo su diversi decenni, per includere più generazioni. In questo modo i più giovani ascoltano magari per la prima volta Cuore di Rita Pavone o Se bruciasse la città di Massimo Ranieri, mentre una persona più adulta, più senior potrebbe sentire Guarda stelle di Bungaro.

Altri progetti in corso, oltre a Countdown?
Proprio in questi giorni stiamo facendo le prove per Le streghe di Eastwich, che debutterà al Teatro Duse di Bologna il 4 e 5 maggio. È classico musical Broadway, tratto dall’omonimo film di Jack Nicholson. I performer sono tutti studenti dell’Accademia Bsmt di Bologna e posso dire che è davvero bello.

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