Altri Sguardi al Teatro del Mare di Riccione con Jurij Ferrini
Altri sguardi è l’occasione per esplorare, attori e spettatori insieme, visioni e azioni ancora possibili nel teatro contemporaneo. Dal 30 marzo al 27 aprile, al Teatro del Mare di Riccione, il nuovo ciclo di programmazione curata da Città Teatro, promossa dall’Istituzione Riccione per la Cultura e sostenuta da Regione Emilia Romagna e Provincia di Rimini. Sguardi diversi per soffermarci a riflettere sulla nostra assurda realtà dal punto di vista di alcuni degli artisti che meglio hanno saputo interpretarla, da Jurij Ferrini a Mario Perrotta, da Stefano Cenci a Giuliana Musso, passando per i contributi musicali di Emidio Clementi e Andrea Rivera; artisti capaci di riportare il teatro a momenti di autentica relazione con il pubblico, affrontando temi che ci toccano da vicino, come la dignità, la corruzione politica, la fine di un’epoca, cercando di spingersi oltre i confini tra le generazioni, i generi e le categorie.
Altri sguardi prende il via il 30 marzo (ore 21.15) con Jurij Ferrini che porta in scena “Mandragola”, dall’opera di Niccolò Machiavelli. Proviamo a fare un salto indietro nel tempo di quasi cinque secoli, ci troviamo nel pieno rinascimento italiano, un’epoca in cui c’era di che esser fieri del nostro sventurato paese; eppure tra le più autorevoli figure artistiche che hanno lasciato il segno con le loro opere nella storia dell’umanità, da Raffaello al Brunelleschi, da Michelangelo a Leonardo da Vinci, ci si ritrova di fronte - dal punto di vista teatrale - al “caso unico” di un’opera straordinaria della drammaturgia di tutti i tempi, Mandragola di Niccolò Machiavelli.
“Il mio stupore s’accende già davanti al fatto che un genio come Machiavelli, l’autore de Il principe e delle Istorie fiorentine, uomo politico, grande ed appassionato studioso e scrittore di filosofia, che ha in qualche modo inventato e contestato la “politica moderna” (la diatriba è aperta e non mi sento proprio di chiuderla io)… insomma sembra che questo insigne letterato non abbia mai fatto altro che scriver commedie, data la perfezione assoluta di questa partitura teatrale, un semplice e geniale meccanismo comico, allegorico, satirico e graffiante; e invece, a parte la meno fortunata Clizia, e la riscrittura dell’Andria di Terenzio non si ha notizia di alcuna altra commedia che possa essere a lui attribuita”, ci dice Jurij Ferrini.
Mandragola, ispirata da un motivo erotico-cortese - d’ascendenza medievale e di sapore decameroniano, ossia l’innamoramento da lontano per semplice suggestione durante una disputa sul primato di bellezza “tra le donne italiane e quelle franzesi” - non è solo una perfetta macchina comica ma anche una meravigliosa allegoria sulla “corruzione della logica politica”, allegoria che scambia i vizi della vita pubblica con quelli della vita privata, allargando il suo orizzonte critico anche al clero e che in quasi cinque secoli di storia solo non ha perso mordente sull’attualità, ma al contrario è stata in qualche modo una lucidissima premonizione sui nostri tempi, rivelando la nostra stessa identità di popolo e le radici profonde di un malcostume tutto italiano.
“Mandragola è per me anche e soprattutto un bellissimo ricordo degli inizi, l’opera che forse fu il nostro primo successo. La bellissima lingua musicale, armonica, piena di latinismi e francesismi, con echi dell’accento toscano odierno è assolutamente comprensibile quando viene parlata e quindi ascoltata. E’ invece un testo infernale da leggere (meglio goderselo a teatro!) e infatti sia allora che oggi per i miei compagni, il passaggio più duro è stato quello di prendere contatto, memorizzare e fare propria questa straordinaria parlata. Però poi accade che non la scordi mai davvero. E per noi interpreti presto diventa una lingua che puoi parlare per gioco anche nella vita, diventa una lingua nella quale riusciamo perfino ad improvvisare in scena.”, conlude Jurij Ferrini, ricordando gli attori con lui in scena: Massimo Boncompagni, Matteo Alì, Michele Schiano di Cola, Alessandra Frabetti, Angelo Maria Tronca, Cecilia Zingaro.
Lunedì 31 marzo (ore 17.30) Jurij Ferrini incontrerà nel foyer del Teatro del Mare pubblico e operatori culturali per raccontare il suo movimento Share wood, un movimento culturale di giovani artisti con lo scopo di restituire il teatro agli italiani, come luogo di condivisione non “virtuale”. Prossimo appuntamento domenica 6 aprile con “Notturno Americano”, reading musicale di Emidio Clementi, leader dei Massimo Volume, accompagnato da Corrado Nuccini ed Emanuele Reverberi, fondatori dei Giardini di Mirò. Un viaggio nell'America del primi del '900 attraverso gli scritti del giovane poeta italiano Emanuel Carnevali, che nel 1914 arrivò a New York da immigrato, vivendo la miseria e il falso mito americano.
ALTRI SGUARDI è curato da Città Teatro, promosso dall’Istituzione Riccione per la Cultura e realizzato con il sostegno di Regione Emilia Romagna e Provincia di Rimini.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI: Città Teatro 329.8147271 - www.cittateatro.it
BIGLIETTI SPETTACOLI: intero € 12,00 ridotto € 10,00
Riduzioni per under 14 e over 65, Soci Coop, Carta Doc e Touring Club
ABBONAMENTO: 6 spettacoli € 60,00
Biglietti in vendita online su Live Ticket: https://www.liveticket.it/cittateatro
Città Teatro
Via Dante 7 - Riccione
Tel. 0541.604972 – 329.8147271 - www.cittateatro.it
Teatro del Mare
Viale Don Minzoni 1 (angolo viale Ceccarini) - Riccione
Tel. 0541.690904 - www.teatrodelmare.org