Kepler-452 porta in scena "Album" e la complessità della patologia dell'Alzheimer
A partire da lunedì 15 a domenica 28 maggio L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino ospiterà la residenza creativa di Kepler-452 per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo Album.
Un progetto di residenza condiviso da L’arboreto-Teatro Dimora di Mondaino (Italia); Pergine Spettacolo Aperto (Italia); Pro progressione (Ungheria) nell’ambito di Stronger Peripheries: A Southern Coalition, progetto sostenuto da Europa Creativa.
Album è la terza di dodici produzioni internazionali che verranno realizzate e coprodotte da altrettanti tandem produttivi nella cornice del progetto europeo Stronger Peripheries: A Southern Coalition. L’arboreto-Teatro Dimora è stato scelto come luogo di residenza creativa per queste produzioni. Durante la residenza la compagnia, grazie all’Associazione Alzheimer Rimini, incontrerà e ascolterà le esperienze di sostegno e accompagnamento e anche le storie delle persone con questa patologia, fondamentali per lo sviluppo della loro nuova opera che ha come focus il valore e il rapporto tra memoria personale e memoria collettiva.
In questo percorso di ricerca gli artisti apriranno in diversi momenti il processo di creazione alla comunità di Mondaino e ai bambini delle scuole: venerdì 19 maggio alle ore 18:00, per “La scuole elementare del Teatro e della Danza”, progetto di dialogo tra scuola e artisti in residenza, la compagnia incontrerà i bambini della Scuola Primaria di Schieti di Urbino. Venerdì 26 maggio alle ore 21:00 termine della residenza, Nicola Borghesi ed Enrico Baraldi di Kepler-452 presenteranno al pubblico e alla comunità una prova aperta al pubblico preceduta da un prologo con buffet alle ore 20:00 (ingresso a contributo libero, prenotazione consigliata).
Un album di famiglia è una macchina del tempo: ogni fotografia una storia, e ogni storia una finestra verso un altrove. Verso noi stessi di un tempo, verso i nostri cari: è un affondo tra le nostre inconsapevolezze del passato e nel mistero che i nostri sguardi di allora pongono a noi che oggi sfogliamo. Ma cos’è un album? E come si fa? Raccogliendo, certo: fotografie, storie e radunandole. E dove raccogliere? Dove inizia e finisce una famiglia? Quanto bisogna scavare per trovare le radici? E anche: quanto è vasta una famiglia? Chi ne fa parte e chi no? Sangue, geografie comuni, migrazioni, incontri… di cosa è fatta una famiglia? Kepler-452, sperimentando una spazialità non frontale, insieme a dispositivi e forme di presa diretta e proiezione audiovisiva, cerca risposte a questa domanda, raccogliendo storie e immagini da varie parti d’Italia e d’Europa, incontrando persone e comunità. Un «album scenico» e senza confini: un tentativo e una ricerca accesi da un’immagine suggerita dal mondo animale: come è possibile che tutte le anguille del mondo, a un certo punto della propria vita, percorrano decine di migliaia di chilometri sul fondo degli oceani per ritrovarsi nello stesso posto, a riprodursi, a morire, a rinascere.