Rimini foto d'autunno tra passione e professione
Si apre il mese dedicata alla fotografia alla Galleria dell'immagine e negli spazi del Museo della città con "Rimini foto d’autunno": sette esposizioni allestite da sabato 29 settembre fino al 28 ottobre, nel percorso tra passione e professione.
Rimini secondo tre agisce in quell’ambito che si potrebbe dire extra professionale ed al di fuori di quella che potrebbe chiamarsi Fotografia d’arte. Una sorta di minifestival in cui si confrontano le immagini di tre fotografi (Daniele Bacchi, Flavio Ricci, Valerio Zanotti) su Rimini con il racconto di vari autori sulla propria pratica, raccolto in conferenze e poi il contest fotografico che cerca di mettere in rete i vari confronti per immagini.
In altre direzioni, cioè quelle del professionismo, si muove E_Motions di Graziano Villa. Quella del fotografo è anche una solida e multiforme professione, calata nel tempo, nella storicità della società e delle sue necessità. Dunque il declinarsi multiforme delle committenze più svariate, integrate con la mostra di allievi (Accademia LABA) del fotografo stesso.
Se Fotografia è anche ricerca d’Archivio, ma ricerca pensata, montando e rimontando, discutendo e ridiscutendo il senso delle immagini, allora questa è la direzione che prende la mostra sul ’68 a Rimini. La mostra ha come titolo ‘68 Alleanza dei corpi ed è a cura di Fabio Bruschi e prevede l’esposizione di immagini d’archivio di eventi e manifestazioni di quell’anno a Rimini.
Il programma generale poi contempla altri casi di ibridazione: la mostra di Gianni Gori, Interior-Exterior, la cui carriera artistica ha intrapreso la Fotografia dopo lunghi anni trascorsi attraverso la pratica della Scultura e dell’installazione.
Poi Anna Wei (15 mm. Sul mare), che, professionista, ora si dedica anche alla foto “sensibile” di paesaggio marino. Valerio Vasi, (Hot consequences) che nel tempo si è occupato anche di moda e reportage; in questo caso si occupa con tono vagamente espressionista dei segni e segnali di cui è intrisa la vita quotidiana. Inoltre le sale dell’Ala nuova ospiteranno una installazione site specific, Kairòs, di Cesare Rosa ed altri, in cui si cercherà di avvicinare il senso delle cose andando oltre la “semplice “ “percezione fotografica”.