"Biblioterapia" ospita i Fosbury Architecture, esecutori del padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2023
Proseguono con grande successo di pubblico gli appuntamenti domenicali con “Biblioterapia. Come curarsi (o ammalarsi) coi libri”, la rassegna della Biblioteca Gambalunga dedicata alla cultura contemporanea, ospitati la domenica pomeriggio alle ore 17:00 alla Sala del Giudizio del Museo della Città di Rimini.
“Il coraggio della conoscenza, il potere dell’immaginazione” è il titolo della tredicesima edizione della rassegna che chiama intellettuali e creativi, scienziati e filosofi, attraverso le proprie ricerche e i propri libri, a proporre percorsi di riflessione utili per affrontare l’incertezza e il disorientamento del tempo presente, muovendo intorno a due idee guida: il coraggio di affrontare con mente aperta la complessità presente, l'energia creativa per immaginare il futuro. E proprio la creatività, attraverso la trasversalità e l’interdisciplinarietà proprie dei linguaggi dell’architettura contemporanea, sarà protagonista dell’appuntamento di domenica 27 novembre quando l’architetto Alessandro Bonizzoni, a nome del collettivo Fosbury Architecture, a cui è stata assegnata la realizzazione del padiglione Italia alla prossima Biennale Architettura 2023 di Venezia, proporrà una riflessione su quello che l’architettura potrebbe fare per aiutare la transizione ecologica. "Era ora" è il titolo del contributo che evoca l’attesa per un processo che dovrebbe sempre iniziare “ora” ma che viene sistematicamente rimandato.
Fosbury Architecture (F.A.) è un collettivo di design e ricerca fondato nel 2013 a Milano da Giacomo Ardesio, Alessandro Bonizzoni, Nicola Campri, Claudia Mainardi e Veronica Caprino. Tutti nati alla fine degli anni ’80, i giovani professionisti di F.A. si distinguono per l’approccio innovativo e sperimentale, a partire dalla scelta del nome ispirato al campione olimpionico di atletica leggera Dick Fosbury che nel 1968 riscrisse la storia del salto in alto con il suo celebre “Fosbury flop”, il nuovo modo di saltare superando l’asticella di schiena, con cui, differenziandosi dalle tecniche di salto fino ad allora praticate, vinse la medaglia d’oro alle Olimpiadi e rivoluzionò per sempre la sua disciplina sportiva. La sua capacità di affrontare gli ostacoli in modo non convenzionale ha ispirato questo gruppo di giovani architetti italiani, che in onore all’atleta statunitense ha deciso di chiamarsi Fosbury Architecture. F.A. ha al suo attivo numerose mostre e allestimenti, tra cui “Verde Prato” (2019) presso il Centro Pecci, premiato con menzione per il Premio TYoung 2021. Ha curato con Alterazioni Video la pubblicazione Incompiuto, La Nascita di uno Stile (2018) supportata dal Mibact e premiata con la menzione d’onore per il Compasso d’Oro 2020. Il gruppo ha preso parte a numerose biennali di architettura nazionali e internazionali tra cui quelle di Lisbona (2019), Versailles (2019), Chicago (2017) e Venezia (2016). Il lavoro di F.A. è stato, inoltre, esposto nelle collettive: Take Your Seat promossa dall’ADI Design Museum di Milano; The State of the Art of Architecture presso Triennale Milano; Re-Constructivist Architecture presso la RIBA Gallery di Londra; Adhocracy presso l’Onassis Center di Atene; Mean Home presso la British School di Roma.