Una festa per salutare il ritorno a Rimini del pianoforte suonato da Giuseppe Verdi
Una festa per salutare il ritorno a Rimini del pianoforte suonato da Giuseppe Verdi in occasione dell’inaugurazione del Teatro Galli nell’agosto 1857, e restaurato dal Laboratorio di Restauro dell'Accademia dei Musici con la direzione scientifica di Claudio Veneri. Questo quanto accadrà domenica e lunedì alle 21 nella Sala Ressi del Teatro Galli dove l'Accademia dei Musici di Fabriano presenta le Arie de L'Aroldo, accompagnate dallo stesso pianoforte utilizzato da Giuseppe Verdi per le prove dell’opera, 158 anni dopo e nello stesso luogo di allora.
I Cantanti Solisti dell’Accademia dei Musici (il tenore Luca Micheli – Aroldo, il soprano Maria Pia Molinari – Mina, il baritono Wang Xiaochen – Egberto, il basso baritono Yongheng Dong – Briano, il tenore Paolo Bernardi – Godvino , il tenore Deng Jing – Enrico e il mezzosoprano Marta Lotti – Elena), con Emanuele Lippi maestro concertatore al pianoforte, il Coro Lirico Città di Rimini “A. Galli”, proporranno una selezione di brani da Aroldo, il melodramma verdiano con cui si inaugurò il teatro riminese. L’evento sarà presentato da Marco Beghelli, docente all’Università di Bologna. Una produzione targata Accademia dei Musici di Fabriano con il patrocinio dell'Istituto Nazionale di Studi Verdiani di Parma. Aroldo, opera di Giuseppe Verdi in quattro atti su libretto di Francesco Maria Piave rifacimento di Stiffelio, opera del 1850 nata dalla collaborazione con lo stesso librettista, debuttò al Teatro Nuovo di Rimini il 16 agosto 1857.
Il pianoforte - un Joseph Danckh di scuola viennese costruito negli anni cinquanta dell'Ottocento – fu utilizzato nel 1857 per l'inaugurazione del Teatro nuovo di Rimini per la rappresentazione dell’Aroldo di Giuseppe Verdi con il grande compositore presente in sala. Fu messo a disposizione dalla contessa Marcella Dellasanta Lotti. Come indicato in un cartiglio inserito nello strumento, nel 1889 il pianoforte fu oggetto di un passaggio di mano a seguito di donazione. Alla fine del Novecento lo strumento venne ritrovato dall'avvocato Pierluigi Bianchini Mortani in una villa settecentesca allocata sulle colline di Rimini avuta in eredità da uno zio. In seguito il pianoforte è stato donato da Pierluigi alla contessa Teresa D'Albertis moglie del conte Alberto Scotti, che a sua volta lo donò ad Atanasio Cecchini, imprenditore, storico, esperto e consulente d’arte Quest’ultimo lo ha ceduto all'Accademia dei Musici, che lo ha integralmente restaurato rispettando le iniziali caratteristiche tecniche e sonore dello strumento. Ingresso unico 15 euro, per informazioni tel. 0541-793811 dal lunedì al sabato dalle 10 alle 14.