"Il maschio fragile": Alessandro Meluzzi torna nel salotto di Mobycult
Hanno un basso livello di autostima, una identità fragile, conseguenza di traumi infantili (divorzio dei genitori, abbandoni), e perciò tendono a sviluppare legami di tipo fusionale che quando entrano in crisi possono fare scattare la molla della violenza: di fronte all’abbandono si reagisce con la distruzione. Questo in sintesi l’identikit del “maschio fragile” tracciato dallo psichiatra Alessandro Meluzzi nel suo ultimo libro “Il maschio fragile. Scopri il bastardo che è in te” (Ed. Cantagalli), che l’autore presenterà martedì (ore 21,30) a Castel Sismondo, dove sarà ospite della rassegna MobyCult. Meluzzi è un habitué del salotto letterario diretto da Manola Lazzarini, quest’anno giunto alla XXV edizione.
Nel libro Meluzzi si occupa dei casi di stalking e femminicidio, indagando le cause sociali, psicologiche ed emozionali che determinano un uomo a schiacciare e ad oltraggiare la vita di una donna. Li definisce maschi fragili, intendendo delimitare e spiegare un comportamento che ha i germi della psicopatia. Un tempo gli uomini che uccidevano le donne erano violenti, aggressivi, macisti, padri padroni, espressione di un mondo che oggi in qualche modo si è dissolto. I maschi fragili, invece, sono figli di una società nella quale i rapporti uomo-donna sono mutati radicalmente, soggetti psichicamente alterati, che vivono una condizione cronica di abbandono, nevrotici, immaturi e con una potenza sessuale labile.
Meluzzi spiega un fenomeno, apparentemente incomprensibile, che caratterizza l’epoca contemporanea e che si ripercuote sulle vittime provocando enormi problemi di salute. Le conseguenze indirette di un’aggressione, come lo stupro o la violenza domestica, possono essere rappresentate da reazioni di ansia, dissociazione, dalla sindrome post traumatica da stress, fino a sfociare in forme acute di depressione. Una lunga trama di vite interrotte da un uomo che soverchia, offende, violenta, a volte uccide la sua sposa, la sua amante, la sua compagna. A farne le spese non raramente sono anche i figli, frutto di un amore consumato, estinto, ridotto a noiosa e insopportabile abitudine.
Meluzzi, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino e specializzato in Psichiatria. Baccalaureato in Filosofia al Pontificio Ateneo S. Anselmo di Roma. E’ fondatore e direttore dell’International School of Investigative Criminology e docente di Psichiatria forense nel Master di Analisi Comportamentale e Scienze Applicate alle investigazioni presso la Link Campus University. Portavoce della Comunità Incontro, ha fondato inoltre la Comunità Agape Madre dell’Accoglienza. E’ ipodiacono di rito greco-cattolico. Il prossimo e ultimo appuntamento con MobyCult è per venerdì, con lo scrittore riminese Marco Missiroli che presenterà a Castel Sismondo il suo “Atti osceni in luogo privato”, libro rivelazione della narrativa italiana di quest’anno.