Grafie di confine: le caratteristiche delle parlate riminesi al centro della quinta lezione
Quali sono le principali caratteristiche che contraddistinguono le diverse parlate riminesi? E’ questo l’argomento della quinta lezione del ciclo Grafie di confine. Faenza, Quondamatteo e gli altri: decifrare i dialettali riminesi. Dopo il successo riscontrato dai primi quattro incontri condotti da Davide Pioggia, studioso di linguistica e saggista, sono state aggiunte altre due lezioni supplementari, per continuare ad approfondire lo studio del dialetto. Nella lezione di giovedì, in programma come di consueto è alla Biblioteca Civica Gambalunga, nella Sala del Settecento, dalle 17 alle 18.30, si analizzeranno le caratteristiche delle diverse parlate, come la formazione dei maschili plurali, e si forniranno anche degli elementi di morfologia.
Pioggia, laureato in fisica, è uno sperimentato studioso di linguistica e si occupa in particolare dei dialetti romagnoli. Fra le sue pubblicazioni sono particolarmente rilevanti i saggi Fonologia del santarcangiolese (2012) e Dialetti romagnoli (2014), quest’ultimo scritto in collaborazione con Daniele Vitali. Ancora con Vitali nel 2010 ha scritto un articolo sul dialetto riminese, e da qualche tempo sta lavorando a un saggio di approfondimento su questo dialetto. Cura il sito www.dialettiromagnoli.it