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Cultura Santarcangelo di Romagna

Talpe e "donne corvo" invadono Santarcangelo Festival

In prima nazionale "La nuit des taupes", si entra nel regno di Caveland, passando tra uno stormo di donne

Al Festival Internazionale del Teatro in Piazza domenica 10 luglio arriva in prima italiana "La nuit des taupes" di Philippe Quesne (ore 21,30, Itse Molari, replica lunedì 11). Dopo avere visto sfilare gli uomini-talpa nelle strade del borgo sabato 9 luglio, si entra a tutti gli effetti nel regno di Caveland immaginato dall’artista francese – tra i più acclamati della scena teatrale contemporanea – con un lavoro che ci porta a vivere una “notte delle talpe”, ambientata in un mondo surreale e fantastico. Ispirandosi al tema della notte e del mito della caverna di, Philippe Quesne in La nuit des taupes immerge il pubblico in un mondo allegorico, rifugio di una famiglia di talpe giganti, la cui esistenza si realizza nel sottosuolo, si sostanzia di azioni animali e a volte umane, tanto caratterizzanti da renderle antropomorfe. Il suo è un invito a rovesciare la prospettiva umana e antropocentrica e si ricollega al precedente lavoro di Quesne, Swamp Club (2013), che aveva accompagnato il pubblico in un paesaggio sospeso tra il mondo visibile e una realtà sotterranea (una grotta abitata da una talpa gigante). Sempre nell’esplorazione del mito della caverna platonica, l’artista ha curato per Santarcangelo Festival un Caveland Cineclub alla Sala Wenders del Supercinema di Santarcangelo, con in programma (dal 15 al 17 luglio) una serie di corto e mediometraggi oltre al film del regista thailandese Apichatpong Weerasenthakul Tropical Malady (16 luglio, ore 18).
Alle 19,30 al Supercinema è in programma la replica di Tell Me Love Is Real del performer newyorkese Zachary Oberzan che guida il pubblico nel suo personalissimo attraversamento dell’inferno, in una drammaturgia che tiene insieme le storie di diverse personalità dello spettacolo, alcune morte tragicamente, come Whitney Houston e Bruce Lee, altre tutte genio e sregolatezza come Serge Gainsbourg e icone viventi come Leonard Cohen.

Dopo l’anteprima di sabato, viene replicato domani alle 17,30 al Lavatoio Prelude (in replica anche lunedì 11 ore 19,30), nuova creazione di Cristina Kristal Rizzo che vede in scena sette danzatori internazionali con cui la coreografa esplora, in un contesto sonoro che si riferisce al movimento afrofuturista, la nozione del preludio. Tre momenti e temporalità diverse si sovrappongono all’attraversamento dello spazio, in uno spettacolo che ha una durata complessiva di tre ore, in cui la danza prende atto nel momento centrale, mentre la terza ora è a ingresso gratuito. Durante la prima e la terza ora viene trasmessa la testimonianza sonora di un evento specifico: le ventisei ore di registrazione ininterrotta di composizioni e improvvisazioni del musicista Sun Ra, tra il 26 dicembre 1980 e l’1 gennaio 1981.
Sempre sul fronte della danza, Michele Rizzo, giovane coreografo italiano attivo ad Amsterdam, porta di nuovo allo spazio Teorema (ore 23) lo spettacolo Higher (fino all’11 luglio), omaggio al potere catartico della danza come forma di celebrazione dell’esistenza, immerso nell’universo estetico, relazionale e sociale del clubbing contemporaneo.
Alle 17,30 parte nuovamente (questa volta dalla stazione di Rimini) il viaggio di DOM-L’uomo che cammina di Leonardo Delogu e Valerio Sirna. Un percorso a piedi dentro la città, tra zone più densamente urbanizzate e conosciute e altre invece silenziose, amene o abbandonate, seguendo un uomo che cammina, in questo caso l’attore Maurizio Lupinelli. Ispirato alla omonima graphic novel del fumettista Jiro Taniguchi, lo spettacolo sarà un attraversamento di mondi diversi, un viaggio tra realtà e finzione, che dopo una prima tappa per le vie del centro e dopo avere raggiunto la spiaggia di San Giuliano – dove i camminatori entreranno in un mondo punteggiato da echi felliniani - porterà fin dentro al silenzio assoluto del greto del fiume Marecchia.

Alle 17,30 e alle 19 le ultime apparizioni delle donne-corvo di Corbeaux (Corvi) della danzatrice e coreografa marocchina Bouchra Ouizguen. Lo stormo di donne italiane e straniere (tra cui alcune danzatrici della compagnia, provenienti dal Marocco) sarà in scena in un campetto da basket e alla grotta delle Clarisse. Alle 16.00 la Third Connection di Enrico Malatesta al Museo Etnografico, nell’ambito del progetto No Island but Other Connections creato con l’intento di potenziare l’ascolto attivo, aperto alla relazione tra lo spazio, i suoni e la vitalità dei materiali attraverso lo sfruttamento della capacità percettiva del corpo umano. Dalle 18 alle 21 si potrà invece entrare nel mondo dei pianeti di Nicola Galli, coreografo ventiseienne che porta nella Grotta Municipale lo spettacolo Mars.

Alle 18.00 al Supercinema viene trasmesso il film Aurora, un percorso di creazione dell’artista Cosimo Terlizzi. Girato come una sorta di diario, il film documenta l’esperienza di Aurora di Alessandro Sciarroni e racconta le vite personali degli atleti del goalball, uno sport paralimpico creato per ipovedenti e non vedenti, attraverso il training, le prove e il processo di ricerca.
Dalle 21,30 Mara Oscar Cassiani con The Sky Was Pink trasformerà il campetto da basket del Parco Francolini, con musica dance e djset, balli collettivi e un cielo che si tinge di rosa sul farsi della notte. Mentre alle 22,30 torna Lumen di Luigi De Angelis e Emanuele Wiltsch Barberio, la performance che ha inaugurato venerdì sera il Festival allo Sferisterio, questa volta al Lago Santarini nei pressi del fiume Marecchia. Lo spettacolo si apre con un cuore d’artista che batte (questa volta sarà quello di Chiara Lagani) a cui segue l’accensione di un fuoco accompagnata da una selezione e rielaborazione di musiche sciamaniche. Martedì 12 luglio si replica alla Cava lungo il Marecchia (battiti del cuore di Cristina Kristal Rizzo) dove la serata proseguirà con un Dopofestival.

La giornata si apre ancora con le Audio Guide di Cristian Chironi e con l’apertura dello spazio Paglierani che ospita le installazioni Ghezzz di Cosmesi, invito ad entrare in un paesaggio montano che avrà anche momenti performativi e Thirst dell’artista lettone Voldemārs Johansons, che porta ad immergersi nelle atmosfere Sturm und Drang dell’Oceano Atlantico in tempesta.
Alle 18.00 in Biblioteca Baldini nuovo appuntamento con i Detective Selvaggi, i cinque giovani che hanno beneficiato nel corso dell’anno della borsa di studio finanziata dai soldi raccolti dal Fondo Speculativo di Provvidenza, grazie alla quale hanno potuto vedere spettacoli, incontrare artisti, vivere alcuni giorni in città forse sconosciute (Roma, Milano, Bologna, Bruxelles), partecipare a incontri teorici. E ora sono pronti a riportare i frutti dell’esperienza vissuta, attraverso il racconto di ciò che si è visto, appreso, scoperto, incontrato.

Biglietti disponibili on line su vivaticket.it. La biglietteria è in piazza Ganganelli, aperta dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 23,30. La prenotazione telefonica è attiva dalle 10,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17 allo 0541 623149.
L’intero programma è disponibile su www.santarcangelofestival.com

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