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La statuetta di Venere trafugata negli anni ’60 torna al Museo della Città

Domenica, alle ore 16, la Sala del Giudizio del Museo della Città (via L. Tonini 1) ospita un incontro a più voci in occasione della riconsegna ufficiale alla Città di Rimini della Venere da San Giovanni in Perareto

Domenica, alle ore 16, la Sala del Giudizio del Museo della Città (via L. Tonini 1) ospita un incontro a più voci in occasione della riconsegna ufficiale alla Città di Rimini della Venere da San Giovanni in Perareto, un pregevole bronzetto di età romana imperiale individuato presso un gallerista antiquario dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale. Determinante il ruolo della Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Emilia-Romagna nel recupero del bronzetto e nella sua restituzione alla Città di Rimini.

Il reperto, inserito nella Banca dati dei Beni Culturali illecitamente sottratti, faceva parte del bottino di oggetti trafugati nella notte tra il 27 e il 28 agosto 1962 nel Museo Civico di Rimini. Accertata la provenienza furtiva, il Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Bologna ha informato la Procura della Repubblica di Rimini che a sua volta ha delegato la Sezione Archeologia per il tentativo di recupero. È stato quindi contattato il gallerista newyorchese (possessore in buona fede del reperto) che, di fronte all’evidente provenienza furtiva, ha deciso spontaneamente di restituire il bene, senza che fosse necessario intraprendere un’azione rogatoriale.

Il reperto, di pregevolissimo interesse storico e artistico, è stato preso in consegna a New York dai Carabinieri del Reparto Operativo TPC che l’hanno restituito al Museo di Rimini. La statuetta, alta circa 18 cm, raffigura una Venere ignuda in posa “parzialmente pudica” con il braccio sinistro (mutilo) che doveva essere piegato a coprire il pube; il viso è incorniciato da un’alta capigliatura probabilmente completata da un diadema. Il reperto, frutto di un ritrovamento casuale durante lavori edilizi a San Giovanni in Perareto (località compresa tra la via Popilia e la via Emilia), era esposto al Museo Archeologico comunale dal 1941.

Il ritorno della piccola Venere, che per l’occasione potrà essere ammirata nella Sala del Giudizio prima della definitiva esposizione nella Sezione archeologica del Museo della Città, sarà accompagnato dai saluti dell'Assessore alla Cultura e all’Identità dei luoghi, Massimo Pulini, cui seguiranno interventi di: Filippo Maria Gambari, Soprintendente per i Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, Soprintendenza e Nucleo Tutela,Renata Curina, Funzionario Archeologo, Maurizio Biordi, Direttore dei Musei Comunali, Cristina Ravara, Archeologa, Ciro Imperato, Comandante Nucleo Carabinieri T.P.C .di Bologna, Sabrina Urbinati, Università di Milano-Bicocca.  L’incontro è condotto da Maurizio Biordi.

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