Virgilio Sieni trasforma in danza undici tragedie umane
Al Teatro degli Atti di Rimini l'appuntamento è con la rassegna "Tracce D nuova danza". Sipario sugli spettacoli di Virgilio Sieni, Roberto Castello e Paola Bianchi. Tre modi diversi di interpretare la danza contemporanea, tre approcci ad un’arte che prende stimoli dai grandi maestri, dal vivere quotidiano, dai travagli interiori e che li trasforma in movimento e in armonia. Ad aprile il Teatro degli Atti di Rimini torna ad essere la casa della danza ospitando sul palcoscenico alcuni grandi performer e coreografi del panorama italiano.
Tracce D nuova danza, ormai tradizionale rassegna inserita nel cartellone della stagione del Teatro Novelli e del Teatro degli Atti, si apre mercoledì 6 aprile con uno dei più affermati protagonisti della scena contemporanea, Virgilio Sieni con il suo “Sonate Bache di fronte al dolore degli altri”, undici coreografie che deflagrano nel gesto del dolore e della pittura. Si prosegue venerdì 8 aprile con un altro artista che ha lasciato un segno forte nel panorama contemporaneo, ovvero Roberto Castello, che presenta un affascinante affresco umano dall’enigmatico titolo In Girum Imus Nocte (Et Consumimur Igni)(Andiamo in giro la notte e siamo consumati dal fuoco). Si chiude sabato 16 aprile con uno sguardo femminile, quello di Paola Bianchi, che firma l’ideazione, la coreografia e i testi di Zero, una visione sui corpi del teatro di Tadeusz Kantor.
E all’opera teatrale di Kantor è dedicato l’incontro pubblico curato dal collettivo c_a_p in programma venerdì 15 aprile sempre al Teatro degli Atti (ore 18) dal titolo Paraggi Kantoriani. Pittore, scenografo, teorico, creatore di happening, regista teatrale, costruttore di incredibili macchine teatrali, Tadeusz Kantor è quello che si può definire un artista totale. Con lo spettacolo La classe morta del 1975, visto in Italia a partire dal 1978, Kantor viene riconosciuto a livello mondiale quale innovatore del teatro del secondo novecento. Pensato come un dialogo a tre, l’incontro prevede l’analisi dei punti salienti della sua opera teatrale attraverso un confronto tra Silvia Parlagreco, una delle maggiori studiose italiane di Kantor, Laura Gemini, docente di forme e linguaggi del teatro e dello spettacolo presso l’Università di Urbino Carlo Bo, e Paola Bianchi, che da Kantor ha preso ispirazione per il suo spettacolo Zero.
Apertura quindi con "Sonate Bach", alle 21, al Teatro degli Atti, uno spettacolo realizzato in collaborazione con Festival Chiassodanza, RED Festival Reggio Emilia Danza, CANGO - Cantieri Goldonetta Firenze. Sulla musica di Bach e le sue Tre Sonate per violoncello e pianoforte, Virgilio Sieni evoca e trasforma undici tragedie umane dei nostri giorni travagliati: dall’insanguinata resistenza di Jenin in Palestina del 2002, alla strage del mercato di Sarajevo del ‘94; dall’attentato kamikaze a una discoteca di Tel Aviv del 2001, all’assedio omicida della scuola di Beslan di tre anni dopo, e ancora Kigali in Rwanda, Srebrenica, Baghdad, Istanbul, Gaza, Bentalha, Kabul. Tragedie che più di altre scuotono l’anima, perché colpiscono gli indifesi e gli innocenti e che Sieni rievoca attraverso alcune celebri immagini fotografiche. Fotografie di corpi che si diluiscono attraversando la dinamica e la figura, cercando un approccio irrisolvibile all’orrore. L’attenzione, attraverso le performance dei quattro straordinari danzatori (Ramona Caia, Giulia Mureddu, Jari Boldrini, Nicola Cisternino) torna alla questione del corpo, al suo significato, alla sua complessità e attualità. La sola risposta che si offre è ancora quella rivolta allo sguardo del pittore del ‘300: la sublimazione della tragedia nella trasfigurazione artistica senza commento, che coinvolge insieme l’umano e il sacro.
Biglietti euro 10. Ridotto CultCard e allievi scuole di danza euro 8
Info e prevendite: 0541.793811.