Festival del mondo antico: Lia Celi presenta “Quella sporca donnina” e “A pari merito”
Nel terzo appuntamento dello Speciale Autunno del Festival del mondo antico giovedì 4 novembre alle ore 17.30 Lia Celi in dialogo con Valeria Cicala e Andrea Santangelo, presenta al Museo della Città “Quella sporca donnina” (Utet) e “A pari merito” (Einaudi). Due recenti libri che hanno per tema la condizione femminile, ieri come oggi: dodici ritratti di donne consapevoli del proprio valore, eroine moderne e spregiudicate che hanno saputo piegare con irriverenza il mondo ai loro sogni e una storia che racconta ai giovani lettori la lotta per l'uguaglianza, il femminismo, l'emancipazione e l'integrazione.
Quella sporca donnina
Una scorribanda nella storia, un tour libertino e spumeggiante che ci mostra come una corrente sotterranea di ribellione abbia sempre attraversato i secoli, concentrandosi proprio nel punto ancora oggi più controverso di tutti: il sesso.
Signore della notte, cocotte, lucciole, scarlet ladies, meretrici, filles de joie, cortigiane, escort. Ma anche poetesse, letterate, spadaccine, amanti, filosofe, self made women. Dalla Gerico della Bibbia alle strade patinate di Hollywood, dall’antica Grecia alla Venezia rinascimentale, passando per la Parigi post-rivoluzionaria e la Berlino di Hitler, queste sporche donnine conquistano città, re e generali, scrivono bestseller, diventano milionarie. Fanno paura e affascinano, perché distruggono le norme del vivere civile, eppure cercano disperatamente, e qualche volta inventano di sana pianta, un ascensore sociale prima di loro inimmaginabile.
A pari merito
Un libro per ragazzi e ragazze per aprire gli occhi su vecchi pregiudizi e disparità di genere.
Fulvio e Zoe sono giovanissimi attori ingaggiati nel cast di Uguaglianza a tempo di walzer, una fiction televisiva ispirata alle lotte delle suffragette, le attiviste che nel primo Novecento si batterono per il voto alle donne. Leggendo il copione e provando le loro scene, il timido Fulvio e la pugnace Zoe scoprono un capitolo di storia che a scuola non si studia mai: il femminismo, l'unica rivoluzione non violenta (e riuscita) del Novecento, grazie alla quale metà dell'umanità ha ottenuto diritti negati da sempre e oggi dati per scontati. Ma i due ragazzi cominciano anche ad aprire gli occhi su vecchi pregiudizi e disparità di genere che ancora resistono ai nostri giorni, e capiscono che il finale dell'epopea femminista non è la supremazia di un genere sull'altro, ma la libertà e la dignità di entrambi.