Giornate Fai, Mondaino apre l'ex convento francescano e l'antica fabbrica di fisarmoniche
Con l’arrivo della primavera tornano anche le Giornate Fai, che quest’anno spengono 30 candeline. In Emilia Romagna il 26 e 27 marzo saranno aperti al pubblico ben 53 i luoghi che in 28 località per riscoprire la bellezza del nostro territorio e scoprire il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Dal 1993 a oggi, sono stati 14.090 i luoghi di storia, arte e natura aperti in tutta Italia, visitati da oltre 11 milioni di cittadini, grazie a 145.500 volontari e 330.000 studenti “Apprendisti Ciceroni”.
In programma visite a contributo libero in oltre 700 luoghi inaccessibili o poco conosciuti in 400 città in tutta Italia, 53 le aperture diffuse in tutta la regione proposte dalle delegazioni e dai gruppi Fai dell’Emilia-Romagna.
In provincia di Rimini, per la precisione a Mondaino, saranno due i luoghi da scoprire: l’ex Convento Francescano di Monte Formosino e l’antica fabbrica di fisarmoniche fratelli Galanti.
Secondo la tradizione la fondazione dell’ex convento Francescano si deve al passaggio di San Francesco d'Assisi, che nel suo peregrinare tra Romagna e Montefeltro si raccolse in preghiera nelle selve di questo colle. Il convento di Frati Minori, consacrato nel 1256, divenne luogo importante di devozione e cultura e nei secoli punto di riferimento per l'intera vallata. Un sito ricco di storia anche dal punto di vista politico e diplomatico, tanto da essere scelto come luogo di incontro da Sigismondo Pandolfo Malatesta e Federico da Montefeltro per la stipula di un accordo di pace.
La struttura originaria comprendeva una chiesa a due navate, due chiostri e un alto campanile edificato nel 1327.Oggi l'edifico, circondato da un vasto parco che gli fa da cornice, ha mantenuto tutto il fascino che contraddistingue i luoghi francescani. La piccola chiesa ricavata su quella medievale, conserva tele settecentesche, lapidi ed un importante Madonna con Bambino in terracotta databile al 140.
Mentre l’antica fabbrica di fisarmoniche dei fratelli Galanti Mondaino, iniziata nel dicembre del 1929 e terminato nel 1932 rappresenta un interessante esempio di archeologia industriale. Molto probabilmente progettata dall'ing. Valentino Galanti, attorno alla metà degli anni Trenta al suo interno lavoravano circa 120 operai per una produzione annua di circa 1500 fisarmoniche, esportate quasi totalmente negli Stati Uniti d'America, dove in quegli anni le Galanti erano considerate tra le migliori presenti sul mercato. Attualmente il piano terra della ex fabbrica è utilizzato come laboratorio di ricerca e sviluppo dalla Viscount International spa, che produce organi elettronici classici e pianoforti digitali, mentre il primo piano è adibito ad auditorium e a museo aziendale, con l'esposizione di fisarmoniche Galanti unitamente ad organi elettronici di più recente produzione.
Altri luoghi in Emilia-Romagna in sintesi
A Ravenna, il Fai Ponte tra Culture promuove la visita, anche in lingue straniere, del Parco della Pace, un vero museo all’aria aperta nato per testimoniare l’amicizia tra i popoli
A Bologna si apriranno le porte delle splendide sale del Palazzo Arcivescovile e di Palazzo Bonasoni, sede del servizio patrimonio culturale della Regione, dove i giovani Apprendisti Ciceroni del Liceo Scientifico "Sabin" di Bologna guideranno i visitatori nel palazzo, svelandone la lunga storia.
Il pubblico verrà accompagnato in un percorso inedito anche attraverso il Parco della Montagnola e proprio qui si terrà uno speciale incontro, presso il Salone delle Feste di Palazzo Maccaferri, con l’architetto Mario Cucinella per parlare del suo progetto pensato per il parco.
A Ferrara, nelle sale di Palazzo Costabili, oggi sede del Museo Archeologico, sarà possibile vedere in anteprima tre opere del Garofalo facenti parte del progetto “100 opere tornano a casa” e, poco distanti dalla città, un’occasione imperdibile per conoscere la storia delle “delizie” di Voghiera e Portomaggiore, strutture architettoniche legate profondamente al paesaggio della zona.
Nelle campagne vicino a Reggio Emilia si potrà visitare una tenuta agricola unica nel suo genere, “Il Cavazzone” dove le stalle e l’acetaia convivono con uno chalet che è la copia di un padiglione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1870.
A Parma si potrà conoscere da vicino il Parco della Musica e il progetto che ha permesso a Renzo Piano di trasformare un vecchio zuccherificio in un parco pubblico con al centro una moderna “fabbrica del suono”: l’Auditorium Paganini, inaugurato nel 2001 e che da 7 anni ospita la stagione sinfonica della Filarmonica Arturo Toscanini.
Nella provincia di Modena, il filo rosso della memoria collega le aperture dei Musei storici di Fanano e Montese, la visita alle postazioni della lastra bianca di Montello e quella al Campo di Fossoli a Carpi.
L’evento si svolge con il Patrocinio del Dipartimento della Protezione Civile, del Ministero della Cultura, di Regione Emilia-Romagna, di tutte le Regioni e le Province Autonome italiane.
Per molti luoghi, soprattutto nelle grandi città, la prenotazione online è consigliata perché garantisce l’accesso alla visita.
Le visite si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative anti Covid-19 vigenti, l’accesso è consentito alle sole persone in possesso di Green Pass Rafforzato ed è obbligatorio l’utilizzo di mascherine Ffp2.