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"Vedi alla voce: umano". Le iniziative a Rimini per la Giornata della Memoria

Oggi il progetto Educazione alla Memoria di Rimini, curato da Laura Fontana, è riconosciuto a livello nazionale e internazionale come un modello e riferimento qualificato per l'insegnamento della Shoah e la trasmissione della memoria alle giovani generazioni

“Vedi alla voce: umano. Vittime, carnefici, spettatori nell'universo concentrazionario nazista (1933-1945)” è il tema su cui è stata incentrata l’attività di educazione alla Memoria promossa per l’anno scolastico 2014/2015 dal Comune di Rimini e che vive i suoi momenti più importanti in concomitanza con la Giornata della Memoria, che si celebra il 27 gennaio. L’umano, o quel che resta, nell’esperienza dei lager nazisti della Shoah è dunque l’argomento attorno al quale ruota la riflessione di quest’anno.

In questo tentativo di stare rigorosamente ancorati alla narrazione storica del nazismo, ma al contempo di ricondurre la tragedia della deportazione e della Shoah all’uomo e all’umano, con il percorso di Attività di educazione alla Memoria si vuole stimolare i ragazzi a formulare ipotesi interpretative e giudizi politici, oltre che morali sull’adesione o sulla resistenza al male. "Cosa intendiamo quando diciamo "umano"?" è il titolo scelto per il seminario di formazione storica rivolto agli studenti e alle studentesse dell’ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado di Rimini, ma aperto a tutta la cittadinanza, in programma sabato alle 10 al Teatro Novelli.

Goti Bauer e Liliana Segre raccontano la loro tragica esperienza nel campo di Auschwitz-Birkenau a Daniela Padoan nel documentario “La Shoah delle donne”. Il documentario è uno sporgersi sul punto estremo della cancellazione dell’umano voluta dall’ideologia nazista della razza, testimoniato con parole scarne e implacabili. Oltre alla cerimonia commemorativa di martedì al Parco intitolato "Ai caduti nei Lager 1943-1945" di via Madrid (ore 10.30), il programma di iniziative legate al giorno della Memoria prevede letture, spettacoli teatrali, proiezioni.

L’attività di educazione alla Memoria del Comune di Rimini - Dal 1964 ad oggi sono più di duemila i ragazzi delle scuole di Rimini che hanno avuto l'opportunità di approfondire la conoscenza storica della deportazione e della Shoah, visitando un campo di concentramento o di sterminio, o un luogo della memoria. Rimini è stata la prima città italiana a promuovere e finanziare viaggi studio ai lager nazisti per i giovani, avviando un'iniziativa che si è poi consolidata nel tempo, assumendo dalla fine degli anni Novanta la forma di un vero e proprio progetto didattico articolato lungo un intero anno scolastico. Oggi il progetto Educazione alla Memoria di Rimini, curato da Laura Fontana, è riconosciuto a livello nazionale e internazionale come un modello e riferimento qualificato per l'insegnamento della Shoah e la trasmissione della memoria alle giovani generazioni.

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