Giulio Giurato interpreta le sonate di Beethoven
La meraviglia come chiave per accedere all’esperienza più entusiasmante dell’umano, l’arrivo della persona amata, costituisce il filo conduttore della serata che il Meeting riserva in omaggio al genio di Ludwig Van Beethoven, il 20 agosto alle 22 al Palacongressi di Rimini con Giulio Giurato, nel 250° anniversario della nascita.
"Una gioia festeggiare Beethoven con queste sonate immortali", dice il noto pianista tarantino, bolognese d’adozione, che svolge un’intensa, apprezzata e ininterrotta attività concertistica dal 1984, sia come solista che come camerista in vari Paesi, ottenendo riconoscimenti in importanti rassegne come il Festival Internazionale di Lucerna in Svizzera con l’Orchestra da Camera “Accademia Bizantina”, e collaborando con grandi nomi della musica come Alirio Diaz e Jörg Demus. Il suo repertorio spazia da Bach a Shostakovich, ed ha eseguito in concerto oltre 300 composizioni diverse.
A Rimini eseguirà due celebri pagine beethoveniane: la Sonata in mi bemolle maggiore n. 26, Op. 81.a “Les Adieux, l’absence et le retour” (1811) e la Sonata per pianoforte in re minore n. 17, conosciuta anche come La Tempesta (1801-1802). Giurato ha inciso entrambe per la collana “Spirto gentil”. Il concerto sarà introdotto e guidato dal musicologo Pier Paolo Bellini. Interverrà in collegamento il musicista e critico americano Chris Vath.