Il teatro come spazio per un “buon contagio”, un progetto per superare le nuove barriere imposte dalla pandemia
Dal 21 al 30 luglio L’Arboreto - Teatro Dimora di Mondaino ospita la residenza di Instabili Vaganti dal titolo Il teatro come spazio per un “buon contagio” | Theatre as a space for “good contagion”: una tappa di lavoro del progetto internazionale Beyond Borders, ideato e diretto dalla compagnia in collaborazione con L’arboreto – Teatro Dimora, ATER Fondazione e La MaMa Umbria International, vincitore del Bando Boarding Pass Plus 2021-22 del MiC – Ministero della Cultura. Il progetto è finalizzato alla realizzazione di percorsi di co-creazione e co-produzione teatrale e multidisciplinare, in grado di superare le nuove barriere imposte dalla pandemia e favorire la ripartenza dei processi di lavoro artistico a carattere internazionale.
Programma
In apertura della residenza la compagnia Instabili Vaganti presenterà lo spettacolo Lockdown Memory nella serata di venerdì 22 luglio alle 21 al Teatro Dimora di Mondaino (ingresso a contributo libero, prenotazione consigliata: teatrodimora@arboreto.org).
Lockdown Memory è uno spettacolo che rientra a pieno nella categoria del teatro della realtà, capace di far dialogare i nuovi linguaggi multimediali con quelli della scena, in grado di raccontare la complessità di un progetto innovativo quale Beyond Borders, in cui teatro, video arte e film documentario si intrecciano attraverso una collaborazione a distanza con artisti da tutto il mondo. Appunti testuali, note visive, partiture fisiche e musicali, conversazioni in zoom e scene di vita quotidiana degli artisti coinvolti sono i frammenti drammaturgici in divenire che rimbalzano nelle pareti di una stanza asettica in cerca di un unico spiraglio, quella finestra virtuale aperta su un mondo, che ha dovuto marcare i propri confini, a causa delle misure imposte dal contenimento della pandemia. Dalle proprie scrivanie gli attori in scena curano anche la regia video, rivivendo i diversi momenti e le situazioni createsi durante il lockdown, tra iper connessione e isolamento, dando voce alla delicata situazione sociale dei paesi degli artisti coinvolti: dalle proteste del movimento Black lives matter negli Stati Uniti alla rivolta sociale in Cile, dall’esodo di massa dalle megalopoli indiane al ritorno alla normalità, dopo la tragedia, nella città di Wuhan.
Nell’ambito della residenza, il 27 e 28 luglio, si terrà inoltre un workshop sulle pratiche performative come forma di attivismo condotto da Instabili Vaganti, in collaborazione con gli artisti internazionali del progetto Beyond Borders (accesso libero – iscrizione obbligatoria: teatrodimora@arboreto, 331.9191041).
Il workshop è aperto a tutti. I partecipanti seguiranno il training fisico, ritmico e vocale ideato dalla compagnia, e condivideranno il lavoro proposto dagli attori e danzatori internazionali in residenza, per acquisire gli strumenti necessari a ricostruire un’Agorà, una Polis, intesa come struttura fondante del teatro stesso, come luogo ideale dove esprimere una pluralità di opinioni. Il lavoro si focalizzerà sul teatro come strumento di denuncia sociale e, allo stesso tempo, come mezzo di espressione della libertà creativa del performer che potrà interagire con differenti forme d’arte: video, musica, danza, linguaggi multimediali.
Chiuderà la residenza venerdì 29 luglio alle 20.30 la prova aperta In viaggio verso Eutopia seguita dall’incontro con la compagnia, i tutor di progetto: Anna Maria Monteverdi, Professoressa all’Università degli studi di Milano, Francesca Giuliani, ricercatrice all’Università d’Urbino, Vincenzo Sansone, Professore all’Accademia delle Belle Arti di Brera e i partner del progetto.
In viaggio verso Eutopia vuole essere una restituzione in chiave performativa del progetto internazionale di ricerca Beyond Borders. Un esperimento e-utopico che ha coinvolto performer da diverse parti del mondo, in un’indagine sul tema dei confini, attraverso sessioni di lavoro, scambio e ricerca in diversi paesi del mondo (India, Cile, Stati Uniti, Tunisia, Senegal), dove sono stati creati i contenuti video che costituiscono l’apparato scenografico e accompagnano il racconto drammaturgico della performance (ingresso a contributo libero, prenotazione consigliata: teatrodimora@arboreto.org).