“Lo spazio che vive” i 75 anni del Ceis arriva al Cinema Tiberio
Il 13 e 14 giugno, alle ore 19.00 e 21.00, al cinema Tiberio proietterà il documentario “Lo spazio che vive”, dedicato al Ceis di Rimini, del regista Teo De Luigi. Un film che parte da quel 1946, quando dalla Svizzera arrivarono le prime baracche in una Rimini quasi rasa al suolo. Il Ceis venne creato, in accordo con l’amministrazione di allora, nell’area dell’anfiteatro romano, sulla parte del monumento che non era stata scavata negli anni ’30. In soccorso alla popolazione stremata SOS – Soccorso Operaio Svizzero, non inviò solo beni materiali ma anche Margherita Zoebeli, una giovane educatrice con già alle spalle esperienze determinanti per la sua formazione, e Felice Schwarz, l’architetto che insieme a lei progettò la scuola. Il film indaga il legame unico che unisce pedagogia e architettura in questo luogo, sin dalla sua fondazione. Sono infatti numerose le testimonianze di architetti, pedagogisti, personalità del mondo della cultura: tra queste Goffredo Fofi, saggista, critico cinematografico, teatrale e letterario che lavorò negli anni Cinquanta e Sessanta in campo pedagogico e sociale; Michele Gulinucci, che per la Rai curò una trasmissione dedicata al Ceis; Maristella Casciato, Pippo Ciorra e Andera Ugolini, docenti universitari di fama internazionale che hanno studiato a lungo la storia dell’architettura e il rapporto tra la stessa e l’archeologia. Le interviste realizzate in Svizzera a Oliver Schwarz e Marco Bischof hanno il sapore del recupero e dell’attualizzazione della memoria. Sono infatti figli, rispettivamente, dell’architetto che realizzò l’impianto del Ceis e del grande fotografo Werner Bischof che documentò, con i suoi scatti, i primi momenti della fondazione. Si ricorda, in particolare, il contributo di Andrea Canevaro, padre della pedagogia speciale che per anni ha lavorato al fianco di Margherita Zoebeli e dei docenti del Ceis. Questa è una delle ultime interviste rilasciate dal professore recentemente scomparso. Il regista Teo De Luigi, di origini riminesi, ha conosciuto e collaborato con Margherita Zoebeli. La tesi del documentario, sostenuto da diversi tra architetti e storici dell’architettura intervistati, è che il villaggio sia ormai esso stesso un monumento, e che come tale non possa che rimanere nella sua sede originaria, in rapporto con l’archeologia che ha intorno e che di fatto attualizza. Un monumento, il Ceis, che però è vivo, come recita il titolo del film, e che può e deve rappresentare un punto di riferimento nazionale e non solo per le scienze dell’educazione. Il film è stato fortemente voluto anche da Fondazione Margherita Zoebeli e dal Ceis. Il documentario è stato realizzato con il supporto dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna. Il film sarà trasmesso anche dalla tv svizzera italiana RSI e altre proiezioni dal vivo saranno organizzate in Italia e Svizzera. Tra gli altri hanno sostenuto il progetto Riviera Banca, con un importante contributo, Focchi e Nuova Ricerca e poi Gruppo Maggioli, Società Italiana Gas Liquidi, SGR, Fondazione Carim. Si ricordano la preziosa collaborazione con Comune, Biblioteca Civica Gambalunga e Cineteca di Rimini, Fondazione Cineteca di Bologna. “Lo spazio che vive” è un documentario di Teo De Luigi, scritto da Teo De Luigi, Serena Saporito ed Edda Valentini. Direttore della fotografia Michele Barone. Operatori video: Marco Colonna, Enrico Guidi, Roberto Bianchi e Gianmarco Zannoni. Montaggio Diego Zicchetti. Musiche originali di Massimiliano Rocchetta. Responsabile di produzione Cristina Gambini, direttore di produzione Francesco Cavalli. Una produzione Gruppo Icaro, Ceis e fondazione Margherita Zoebeli. Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria scrivendo a