Incontro con il filosofo Carlo Sini per riflettere su memoria e futuro
Venerdì 27 ottobre, alle 21, sale sul palco dell'Astra di Misano il filosofo Carlo Sini che declinerà la parola "memoria" e il rapporto intrattenuto dalla stessa con l’avvenire. Un nuovo appuntamento della rassegna Terre del futuro. La storia, secondo il filosofo, non procede in modo lineare, bensì seguendo un andamento a spirale. Il suo farsi è il nuovo che accade nella forma del vecchio; ritorno al passato e novità insieme. Il futuro dell’uomo non può allora prescindere dalla memoria, in assenza della quale la civiltà si corrompe e gli esseri umani tornano selvaggi, privi delle Muse, come ebbe a dire l’anziano sacerdote egiziano all'ateniese Solone. L’esercizio della memoria, quell’arte antica che si fa risalire a Simonide di Ceo, assume quindi una fondamentale importanza. Ma quanti, oggi, praticano tale arte? Chi ricorda Simonide e chi Solone? E, ancora, quale cultura della memoria è possibile in una società come la nostra dominata dai mezzi di comunicazioni di massa? Sono questi gli interrogativi a cui Sini cercherà di fornire risposta.
Carlo Sini, già professore di Filosofia teoretica presso l’Università di Milano, è membro dell’Accademia dei Lincei. Studioso del pragmatismo americano e della fenomenologia, ha sviluppato un rilevante approccio teorico ai legami tra filosofia e scrittura, con particolare riguardo all’alfabeto greco inteso come forma logica del pensiero occidentale. Negli ultimi anni si è dedicato a un’ampia sistemazione “enciclopedica” del sapere filosofico che lo ha condotto a discutere i temi della pratica tra etica, politica ed economia.
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