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E' stato storicamente un richiamo per migliaia di persone, dopo due anni torna il Palio del Daino

L'obiettivo è quello di tramandare l'amore e la passione per una manifestazione storica, dal 1988 simbolo della Valconca, alle nuove generazioni

Un'edizione del Palio del Daino a cavallo tra passato e futuro. Tramandare l'amore e la passione per una manifestazione storica, dal 1988 simbolo della Valconca, alle nuove generazioni. E' uno degli obiettivi che si è prefissato il comitato organizzatore del Palio, in programma nel centro storico di Mondaino dal 18 al 21 agosto prossimi. “Due anni di stop dovuti alla pandemia – spiega il direttore artistico della comunicazione, Pierpaolo Saioni – ci hanno fatto comprendere il valore profondo di questo evento, capace da sempre di richiamare un pubblico di migliaia di visitatori, e dell'imponente lavoro che vi sta dietro. Abbiamo ragionato sulla velocità con cui i tempi cambiano, e sulle nuove sfide che come comitato organizzatore siamo chiamati ad affrontare di volta in volta. Il Palio si è sempre retto sull'impegno e la professionalità di un piccolo, grande esercito di volontari coordinati dalla Pro loco. Volontari che nel tempo hanno accumulato un bagaglio di esperienza e tradizioni che non vogliamo in alcun modo disperdere e dissipare. Per questo motivo tra le finalità dell'edizione del Palio di quest'anno c'è anche di promuovere e favorire un graduale passaggio di testimone a favore dei nostri giovani, che un giorno saranno chiamati a diventare gli eredi di una manifestazione tanto importante per il nostro territorio”.

Il Palio, d'altra parte, continua ad esercitare un fascino senza tempo anche sui giovani e giovanissimi. Lo dimostra la partecipazione di un nutrito gruppo di ragazzi e ragazze tra i 14 e i 18 anni che negli ultimi mesi hanno impegnato il loro tempo libero, specialmente durante i fine settimana, prendendo parte in maniera attiva all'allestimento delle scenografie interne ed esterne che faranno da cornice all'evento. Un gruppo guidato dal 'veterano' Emiliano Roselli, coadiuvato da Giacomo Merli e Michele Ciuffoli, e che si è già distinto per la propria operosità e il prezioso contributo. E' a loro che il comitato organizzatore guarda, in prospettiva, per un futuro passaggio di consegne. Da non dimenticare la nascita di due nuove formazioni, interamente composte da giovani del territorio della Valconca, che saranno tra le protagoniste assolute della kermesse in programma ad agosto. Il primo è il Gruppo di musici medioevali itineranti Mons Damarum, seguiti da esperti di musica medioevale e coordinati dal maestro Michele Chiaretti: a formarlo una decina di ragazzi della Myo (Mondaino Young Orchestra) che porteranno in scena la tradizione della musica itinerante medioevale attraverso l'utilizzo rigoroso di strumenti d'epoca, quali cornamusa, ghironda, liuto, flauti, ribeca, tamburi e viella. A loro si affiancherà il Gruppo di danze rinascimentali Dulces Damae, diretto da Donatella Nardi.

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