Presentazione a Rimini del catalogo "È per sempre" e del libro “Artisti visionari. Viaggio ai confini dell'arte e della parola”
Nel prestigioso Centro per l’arte contemporanea Augeo Art Space a Rimini, il 30 aprile 2022 verrà presentato il libro “Artisti visionari. Viaggio ai confini dell'arte e della parola” (Odeja ed. 2022) di Roberta Tosi e Davide Rondoni in dialogo tra loro. Una opportunità preziosa perché si potranno ascoltare due voci tra le più interessanti del mondo della poesia e dello studio della Storia dell'Arte, Piero della Francesca, Michelangelo, Parmigianino, Tintoretto, Caravaggio, Piranesi, Friedrich e poi Munch, Cézanne, Morandi, Burri, Kiefer, Samorì saranno letti seguendo un fil rouge che attraversa quel sentire dell'arte che sfugge a qualsiasi classificazione di tempo, spazio e luogo.
Il loro sguardo visionario è un fuoco che arde nell'incontro col mondo e tutta a loro opera diventa così una zattera dove i naufraghi si spingono alla ricerca di un approdo per la vita, riapparendo e ricreandosi ogni volta in universi possibili. La loro espressività artistica da sempre stupisce e scuote, scardina le prospettive per crearne di nuove, interroga l'esistenza e ne ascolta il sussurro, l'invocazione o il grido. In un viaggio a sua volta visionario e arrischiato, il racconto di questi artisti, tratteggiati in un itinerario libero, è un invito a cogliere quella misteriosa luce che apre alle vertigini dell'arte. Ma quando le parole non bastano più, come diceva Rilke, solo un'altra espressività artistica può dar voce all'invisibile che si cela nell'evidenza visibile. L'incontro con le opere si svela allora nella poesia e nella prosa di Davide Rondoni, uno dei maggiori poeti contemporanei, nella «speranza di un ritorno che non lasci più uguali».
A seguire verrà presentato il catalogo della mostra “È per sempre”, di Mara Fabbro e Alberto Pasqual, realizzata con la curatela di Matteo Sormani e Alessandra Santin. L’esposizione itinerante È per sempre, promossa da Theke e dalla Fondazione Giovanni Santin è stata in precedenza ospitata a Venezia, nel Palazzo Contarini del Bovolo entro la Sala del Tintoretto e si sposterà in giugno negli spazi espositivi del Castello federiciano a Melfi, nelle sale del Museo archeologico nazionale “Massimo Pallottino”. Il catalogo contiene una serie di saggi brevi e contributi di critica d'arte che analizzano aspetti fondamentali della categoria del Tempo e in particolare della Durata, temi che caratterizzano la ricerca di Mara Fabbro e Alberto Pasqual, da sempre sensibili alle problematiche ambientali e al rapporto natura/cultura, che qualifica l'arte concettuale più significativa del presente. Ciò che dura "per sempre", come si evince dal titolo della mostra, ha valore positivo e necessario in ambito culturale, ma diventa negativo nel caso delle plastiche, materie poco costose, malleabili ed esteticamente pregevoli, spesso utilissime, che diventano pericolose proprio perché indeperibili e dannose nel momento in cui vengono disperse nell’ambiente.
La stessa immagine utilizzata in copertina per rappresentare visivamente la Mostra, l’iconica mano che indossa l’anello “prezioso”, in plastica trasparente, suggella l’unione uomo/plastica/ambiente, testimoniando l’urgenza di pensare oggi ad un futuro diverso, in cui lo stile di vita sia sempre più attento alla Natura, alla visione del Futuro e quindi alle problematiche ambientali.
In esposizione anche il prototipo BeApart, un modulo "rivoluzionario" sviluppato da DFORM e Crea, che risolve l’annoso problema degli sprechi nei back end delle mostre: gli allestimenti usa e getta, infatti, sono costosi, difficili da montare e smontare, sono ingombranti e anche inquinanti quando vanno smaltiti. BeAPart.è una soluzione espositiva versatile e riutilizzabile, retroilluminata, pensata per progetti molto diversi per dimensione, contenuto ed estetica. La struttura modulare riutilizzabile prevede l'uso di una “pelle” interscambiabile, rinnovabile nei contenuti e nelle forme della comunicazione; la sua sostituzione può avvenire con poca spesa ed estrema libertà nell'uso dei materiali.