Picasso, il genio del Novecento raccontato da Vittorio D'Augusta
Pablo Picasso, eclettico protagonista del panorama artistico del secolo scorso, raccontato attraverso lo sguardo di Vittorio D’Augusta, celebre pittore riminese d’adozione. Uno sguardo affettuoso e coinvolto, che al pubblico della rassegna “I Maestri e il Tempo” restituirà un insolito e personale Picasso.
Si preannuncia di grande spessore l’incontro “Pablo Picasso. L’infanzia infinita del genio”, il quinto appuntamento della rassegna artistica curata da Alessandro Giovanardi per la Fondazione Cassa di Risparmio di Rimini, che si svolgerà venerdì 11 maggio ore 17.30 a Palazzo Buonadrata (Corso d’Augusto 62).
“Che cosa ha dato Picasso al Novecento? È stato il più grande tra gli innovatori o l’ultimo dei grandi pittori che eredita la grandezza del passato? – l’anticipazione del relatore, Vittorio D’Augusta – Su Picasso si concentra la nostra idea di arte moderna, eppure altri artisti, da Kandinsky a Duchamp a Mondrian, hanno rivoluzionato in modo ben più radicale i canoni artistici. Picasso certamente ha scardinato i codici estetici, l’idea stessa di “bellezza”, ma in fondo dipingeva con il piglio di un pittore classico. Altro tema importante sarà l’impegno di Picasso in politica, l’arte come testimonianza. Sarà un dialogo con Giovanardi sul rapporto di Picasso con la politica e la cosiddetta ‘arte impegnata’. E poi una curiosità: il Picasso scrittore e poeta. Un aspetto poco percepito, eppure notevole, che si è sviluppato nel biennio 1934-35 con influenze surrealiste, una nota interessante per meglio comprendere la statura artistica picassiana. Eloquente e stimolante, in questa direzione, la frase dello stesso artista “La pittura è il mestiere di un cieco”.
Un dialogo, quello tra Picasso e D’Augusta, che affonda le proprie radici già nel 2006 quando D’Augusta presentò con Giovanardi una mostra di ceramiche e incisioni di Pablo Picasso: le incisioni, dedicate all’opera tragicomica La Celestina di Fernando de Rojas (1499) saranno riproposte in un suggestivo confronto con Federico Fellini alla III Edizione della Biennale del Disegno di Rimini.