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Amarcort Film Festival festeggia la decima edizione con film, musica e incontri

La manifestazione è dedicata quest'anno a Tonino Guerra con eventi e una mostra al Museo

Appuntamento a Rimini dal 10 al 17 dicembre con la decima edizione di Amarcort Film Festival, il concorso dedicato al mondo dei corti cinematografici, rivolto con una particolare attenzione verso i giovani registi indipendenti. Ospitato nel centro storico di Rimini – al Teatro degli Atti di Via Cairoli, alla Cineteca di Via Gambalunga e al Cinema Tiberio di San Giuliano – la kermesse identifica il suo “padre spirituale” in Federico Fellini. Come è facile immaginare, il nome del festival è ispirato al titolo della pellicola felliniana che più di ogni altra ha saputo parlare al mondo del microcosmo riminese in chiave “glocale”, ovvero globale e locale al tempo stesso. Una chiave di lettura che identifica anche la vocazione del concorso, perché le centinaia di opere che ogni anno vengono inviate alla direzione organizzativa provengono da tutto il mondo.  A fare da “madrina” delle prime edizioni di “Amarcort”, non a caso, fu proprio Francesca Fabbri Fellini, nipote di Federico. La Fellini è intervenuta oggi durante la conferenza stampa confermando di aver sempre seguito il festival: «anzi, mi sono sempre divertita e vedo con piacere quanto cresce ogni anno e l'offerta importante per la città di Rimini. Quest'anno tra i prodotti inviati ho notato il pessimismo ricorrente che riflette la nube grigia di questi tempi e un po' mi dispiace perché da sognatrice spero sempre di trovare quel guizzo che mi faccia volare oltre le nuvole. Nonostante questo sono prodotti molto validi a livello qualitativo». 

Il concorso per cortometraggi si divide in 8 sezioni – fino allo scorso anno erano 7 – e i nomi scelti richiamano alla memoria l’universo di "ricordi felliniani" legati per lo più ad “Amarcord”. Amarcort è la sezione principale che trae il nome dal festival è dedicata ai cortometraggi italiani e stranieri. Le opere vengono sottoposte al giudizio particolare di una giuria popolare composta da venti persone. Seguono poi Gradisca, Rex, dedicata ai corti d’animazione, Fulgor, dal nome dello storico cinema riminese che riaprirà a breve, comprende i cortometraggi appartenenti al genere fiction, e poi ancora Aldina, Gironzalon, dedicata in particolare ai cortometraggi sperimentali. Infine le sezioni "Grand Hotel"e “Cantarel”, istituite di recente: la prima, presente in palinsesto dal 2014, è dedicata esclusivamente alla sceneggiatura, con il concorso per sceneggiature inedite denominato “Grand Hotel”, la seconda farà il suo esordio quest’anno in occasione della decima edizione del festival e sarà dedicata ai videoclip musicali. 

Ogni sezione è presiedutada una giuria composta da esperti di settore, la giuria principale è invece composta dai 9 vincitori delle edizioni precedenti nell’intenzione di celebrare il decennale del festival. 
Al vincitore della categoria principale, Amarcort, verrà assegnato un premio di 1000 euro.

Nell’edizione 2017 le proiezioni dei corti, suddivisi per categoria, avverranno giornalmente dall’11 al 16 dicembre alle ore 18 e alle ore 21 – dall’11 al 13 alla Cineteca comunale di Rimini, dal 14 al 16 al Teatro degli Atti–, mentre la serata inaugurale della kermesse, in programma il 10 dicembre alle ore 21.15alCinema Tiberio di San Giuliano, sarà dedicata alla finale de “Il giro del mondo in 80 corti”. Durante la serata conclusiva di “Amarcort Film Festival”, in programma domenica 17 dicembre al Teatro degli Atti alle ore 21.00,saranno invece proiettati e premiati i corti vincitori di ciascuna sezione.

L’offerta proposta dal palinsesto di eventi di “Amarcort Film Festival” quest’anno non si limiterà alla sola esperienza legata alla visione dei cortometraggi e alla proclamazione dei vincitori. La kermesse non sarà infatti solo una passerella dedicata agli autori in gara nelle varie sezioni. 

Come ha spiegato la direttrice artistica della manifestazione, Simona Meriggi, «si tratta della decima edizione e noi dello staff siamo fieri di poter dire che Amarcort, da semplice concorso dedicato ai corti è diventato un festival a tutti gli effetti trasformando il suo format. Abbiamo ricevuto più di 1000 corti da tutto il mondo e ne verranno proiettati più di 200. In più ospitiamo il Premio AFIC, competizione itinerante tra vari festival italiani. Un’altra importante novità di quest'anno sarà l’allestimento di un’area riservata all'industria del cortometraggio con una video library che permetterà di mettere in contatto i registi con eventuali produttori. Dal successo del Campus dello scorso anno è arrivata la proposta dal vincitore della precedente edizione, il regista irlandese HorganCashell, che ha deciso di girare un corto sulle spiagge di Rimini e le riprese avverranno durante il festival sulla spiaggia del Grand Hotel nelle giornate del 13 e 14 dicembre».
Come anticipato dalla Meriggi ci sarà dunque spazio per numerose e diverse attività, interamente dedicate a giovani registi e agli aspiranti produttori cinematografici: campus, workshop di settore, conferenze e tavole rotonde. Si parte lunedì 11 con il “Campus Emilia Romagna welcomes EU” dedicato ai giovani autori europei, che saranno coinvolti in un tour felliniano tra le strade e le piazze della città di Rimini, a cura di Nicola Bassano. 

In più verrà ampliata l’offerta culturale dedicata alla cittadinanza e al pubblico, chiamati non solo a partecipare a vere e proprie serate evento. Da segnalare, alle ore 21.15 di venerdì 15 dicembre, l’incontro con Giuseppe Romano (in arte PepsyRomanoff), regista e autore del film “Vasco Modena Park – Il Film” un lungometraggio che racconta il dietro le quinte del concerto dei record di Vasco Rossi. Oltre all’autore, il pubblico potrà incontrare anche Diego Spagnoli e Claudio “Gallo” Golinelli,rispettivamente direttore di palco e bassista della rockstar emiliana. L’incontro avrà luogo al Teatro degli Atti di Rimini, doveper le 21.15 di sabato 16 dicembre è previsto un intervento di Ivano Marescotti, attore romagnolo di lungo corso, che precederà la proiezione dei finalisti della sezione Gradisca. E non è finita qui, perché nel pomeriggio di domenica 17 dicembre, alle ore 17,“Amarcort Film Festival” omaggerà David Bowie con “Ziggy 2.0”, uno spettacolo tributo dedicato al “duca bianco” che andrà in scena sempre nella cornice del Teatro degli Atti di Rimini.

I piccoli spettatori potranno godersi una selezione di corti d’animazione pensata apposta per loro grazie a “Bibì&Bibò”, evento pomeridiano incluso nel palinsesto della kermesse, in programma dal 12 al 14 dicembre dalle 16 alle 18 nelle sale del Palazzo del Podestà di Rimini, in piazza Cavour, nelle vicinanze del Rimini Christmas Square e della pista da pattinaggio su ghiaccio che resterà aperta durante l’intero periodo natalizio. Più nello specifico, i bambini verranno coinvolti tutti i pomeriggi in un ciclo di letture natalizie della durata di trenta minuti e in un ciclo di proiezioni di corti della durata di un'ora. "Bibì&Bibò" è il frutto di una collaborazione stipulata tra "Amarcort" e "Mare di Libri", festival estivo letterario riminese di rilevante importanza nel panorama nazionale. 

Ogni edizione è dedicata a un personaggio legato al mondo dello spettacolo. Dopo aver celebrato Marcello Mastroianni nel 2016, il festival venturo omaggerà Tonino Guerra, poeta santarcangiolese, già collaboratore di Fellini nella stesura della sceneggiatura di Amarcord, lungometraggio che valse al regista il premio Oscar nel 1975. Oltre alla videosigla, realizzata quest’anno da Lu Pulici,artista brasiliano trasferitosi a Rimini, e all’immagine rappresentativa del festival, entrambe dedicate a Guerra, al Museo della Città sarà allestita dall’11 al 18 dicembre una mostra fotografica intitolata "Tonino sul set", grazie a una collaborazione con l'Associazione Tonino Guerra.Durante il festival sarà possibile anche vedere il cortometraggio "Il lungo viaggio",realizzato dal regista russo Andrej Khrzhanovskijda un’idea di Tonino Guerra (che nel film interpreta anche la voce narrante). Si tratta di un corto di animazione che ha ricevuto nel 2006 la Targa del Presidente della Repubblica come miglior documentario sull’arte italiana.

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