Alla Far una mostra per due artisti
Il 5 marzo, alle ore 18 alla Far, Fabbrica Arte Rimini, inaugura una mostra congiunta che allinea negli spazi della galleria d’arte moderna e contemporanea riminese di Piazza Cavour due artisti, due progetti e due curatori. Si intitola All In la mostra di Simone Bergantini, a cura di Salvatore Davì, e Lontano la mostra di Davide Tranchina a cura di Marinella Paderni. L'esposione, a ingresso libero, rimane in allestimento fino al 3 aprile.
"All In" è un progetto nato dall’osservazione del mondo digitale all’interno di una società che muta, ma che contemporaneamente resta aggrappata alle origini. Si tratta di uno sguardo che seziona le macchine del web, trasformate in fibra emotiva, in armatura del sentimento collettivo.
Le opere di Simone Bergantini (nella foto uno scatto) sono la misura del perimetro di ciò che accade nel web; l’artista individua la temperatura dei nostri accampamenti digitali, trova le coordinate di un ambiente entro cui i pattern visivi costruiscono un luogo accogliente, dove poter piantare le tende dei nostri profili. Sono i tre toni di azzurro dei nostri rifugi digitali, all’interno dello sciame del web: facebook, twitter e instagram. Terreni per avatar che, sotto un cielo virtuale, hanno fatto di noi il loro tramonto, concedendoci, però, la possibilità di crearci una home ovunque, un habitat fatto apposta per massimizzare le informazioni, inviando i propri segnali di fumo con un semplice #hashtag. Una de-medializzazione, dunque, che potrebbe mettere in cantina i mass-media: chiunque può produrre informazione e tutti sono in grado di mediarla. Tutto è già stato visto, tutto è già stato cannibalizzato, anche l’inaffidabile, ci restano sono le istruzioni per l’uso e capire come montare le tende, per il resto siamo già all in.
"Lontano" è la mostra che si apre parallela. L’esperienza del giorno e della notte, le luci e le ombre del tempo che modellano i corpi del mondo, la fotografia come memento che coglie l’incanto e l’irripetibilità delle cose, preservandole dalla perdita e dall’oblio, compongono la visione corale della nuova personale di Davide Tranchina. L’artista invita lo spettatore a fare esperienza di una visione di meta realtà, in cui la fotografia scompiglia la conoscenza che abbiamo del mondo, rappresentando luoghi e tempi in parte reali in parte effetto di una pratica di reinvenzione del linguaggio fotografico. Nelle fotografie, nelle installazioni e nei video di Davide Tranchina il giorno e la notte si scambiano i ruoli, diventano luoghi dell’immaginario, surreali e misteriosi, sospesi tra passato, presente e futuro.
Info orario visite: 10-13 / 16-19; chiuso i lunedì non festivi. tel 0541.704416.