In Docile dei Menoventi il ritratto delle fragilità di una generazione
Sabato 16 febbraio (ore 21,15) il Mulino di Amleto Teatro ospita Docile, ultima produzione della compagnia faentina Menoventi, una fiaba dei nostri tempi frutto di una residenza artistica realizzata in collaborazione con Masque Teatro, con la regia di Gianni Farina. Lo spettacolo, che ha debuttato lo scorso 9 febbraio, prova a indagare cause e motivi di fragilità di una intera generazione di giovani che paiono farsi sempre più patologiche. La protagonista, Linda Barbiani, interpretata da Consuelo Battiston, è una ragazza timida e insicura che non ha vinto ricchi premi alla lotteria della nascita; la dea bendata le ha assegnato umili origini, e nell’umiltà è cresciuta. Un giorno l’Ufficio di Collocamento le consiglia di frequentare un corso di empowerment e in quel contesto incontra un personaggio un po’ motivatore e un po’ imbonitore (Andrea Argentieri) che stimola la sua sensibilità e la sua fervida fantasia. “Si segue Linda - dice Argentieri, co-protagonista della piéce - in un lungo percorso che la vede in situazioni che la mettono sempre a confronto con un personaggio faustiano, il mio, che cambia forma continuamente. Il pubblico sarà coinvolto in un viaggio alla scoperta di Linda ma anche di se stesso”.