Marco Paolini rilegge il mito di Ulisse
Marco Paolini rivisita il mito di Ulisse ne “Il tempo degli Dei – Il calzolaio di Ulisse in scena al Teatro Galli di Rimini martedì 5 febbraio alle ore 21 (sold out), nel cartellone del Turno D – altri percorsi.
“Era nata come Odissea tascabile, è cresciuta nel tempo, nei suoni e nello spazio: è diventata olimpica e quasi alpina. Perché Ulisse più lo conosci e più ti porta lontano: e la distanza (celeste e marina) è la condizione essenziale per comprenderlo e cantarlo. Perché di questo si tratta: un canto. Forse il canto. Antico di tremila anni, passato di bocca in bocca, e di anima in anima: il soul per eccellenza. Perché questa è la storia dell'Occidente, e tutto contiene: dal primo istante, quando nulla esisteva, e un giorno cominciò a esistere, a partire proprio da quelle misteriose, ambigue capricciosissime entità che questa storia muovono: gli dèi”. Marco Paolini descrive così lo spettacolo che lo vede, insieme ad altri interpreti, a solcare nuovamente le rotte tracciate dal primo romanzo epico della letteratura occidentale. Ex guerriero, ex eroe, ex aedo, l’Ulisse di Paolini e Niccolini è un cinquantenne calzolaio viandante, che da dieci anni cammina – verso dove non si sa - con un remo in spalla, secondo la profezia che il fantasma di Tiresia, l'indovino cieco, gli fa nel suo viaggio nell'al di là, narrato del X canto dell'Odissea. Il protagonista, sotto le mentite spoglie del calzolaio di Ulisse, racconta ad un giovanissimo capraio incontrato apparentemente per caso cosa l’ha portato fino a lì. Il massacro dei 108 giovani principi achei, che gli hanno invaso la casa e insidiato la moglie; il ritorno a Itaca, il nuovo esilio, che lo vede abbandonare la famiglia e il regno, ma soprattutto gli dèi che lo vorrebbero trionfante e immortale. Il viandante e il capraio parlano lungo un sentiero in ripida ascesa, il sentiero che conduce fino allo Chalet Olimpo, dimora divina dove sono in corso i preparativi per una grande e misteriosa festa. Ma tutto questo, il calzolaio con il remo in spalla, lo deve ancora scoprire.