A San Giovanni si brinda per festeggiare il Capodanno del vino
A San Giovanni in Marignano Capodanno si festeggia il 23 settembre. E’ il capodanno del vino, evento che si svolge puntuale ogni quarta domenica di settembre, che rappresenta l’occasione per riscoprire i sapori, i profumi e le tradizioni della cultura agricola romagnola. Durante l’evento le principali cantine marignanesi proporranno il loro vino in degustazione. Acquistando un calice di vino sarà possibile effettuare tre degustazioni ed assaggiare una piada romagnola farcita con la porchetta preparata dal Circolo Arci F. Beretta. L’evento, che si svolgerà nel centro storico marignanese, è anche l’occasione per fare un salto indietro nel tempo, ai primi del Novecento: per l’occasione, infatti, verranno ricreati degli scenari tipici, come osteria, antichi mestieri, fabbro, falegname, cestaio, calzolaio, spranghino, azdore, panificio e degli allestimenti con pezzi e materiali dell’epoca, provenienti dal Museo della Civiltà contadina marignanese. Sarà possibile poi partecipare alla pigiatura dei bimbi, mentre i più grandi potranno conoscere tutte le storie e la "vita" da Osteria. Ricco anche il programma degli spettacoli: sarà infatti possibile ascoltare le sonorità dell’organo settecentesco della Chiesa di Santa Lucia, grazie al M° Roberto Torriani; sarà poi la volta, sul palco di Piazza Silvagni, di ascoltare il bicentenario Corpo Bandistico, che ci proporrà alcuni brani della canzone popolare, fino a ballare e cantare con “L’Uva Grisa”, gruppo di musica etnica e tradizionale della Romagna.
Da ormai cinque anni il fulcro dell’evento è rappresentato dal Palio della Pigiatura tra le frazioni marignanesi, in programma alle 17 e anticipato da una sfilata in costume a cura dei circa 100 volontari marignanesi partecipanti all’evento. Le frazioni marignanesi, Pian di Ventena, Pietra Fitta, La Cattolica e Monte di Conca, tutte rappresentate da una coppia, si sfideranno per aggiudicarsi il Palio di Marignano. Il Palio sarà vinto dalla frazione la cui coppia riuscirà a produrre la maggiore quantità di mosto pigiando l’uva a piedi scalzi nella botte.