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San Leo si conferma punta di diamante del turismo riminese

Il Turismo dunque come strumento fondamentale per accrescere le nostre conoscenze e la cultura. E, proprio alla difesa della conoscenza e della cultura, è stata spesa quasi totalmente la vita di Khaled al-Asaad responsabile delle antichità di Palmira in Siria da oltre 50 anni

La città di San Leo culla del Montefeltro si conferma quale punta di diamante del turismo riminese. La complicità del maltempo registrato in questi giorni ha sottolineato ancora una volta, ed in netto recupero rispetto agli anni passati, l'importanza strategica di San Leo nell'offerta turistica e culturale del territorio dell'entroterra. Il centro storico ha infatti, fin dalle prime ore del mattino di mercoledì, registrato una vera e propria invasione di visitatori facendo ottenere  il primato infrasettimanale di ingressi alla fortezza.

I numerosi turisti che hanno visto le chiese romaniche, i musei e la suggestiva fortezza Rinascimentale hanno anche sottolineato la bellezza dei monumenti e gradito i contenuti messi a loro disposizione. Le audioguide (tablet) in multilingua fruibili gratuitamente presso la fortezza leontina, recentemente introdotte, sono quotidianamente apprezzate  dai numerosi visitatori italiani e stranieri che hanno aumentato vistosamente la permanenza all'interno del monumento approfondendo importanti contenuti legati alla struttura architettonica, alle sue numerose storie ed ai personaggi che hanno legato in maniera inscindibile  le vicende della propria vita alle sorti della Fortezza come nel caso di Federico da Montefeltro o del celebre alchimista Cagliostro.

Il Turismo dunque come strumento  fondamentale per accrescere le nostre conoscenze e la cultura. E, proprio  alla difesa della conoscenza e della cultura, è stata spesa  quasi totalmente la vita di  Khaled al-Asaad responsabile delle antichità di Palmira in Siria da oltre 50 anni. Per onorare la sua memoria e il suo gesto rivolto alla tutela del patrimonio dell'antica città romana, la città di San Leo ha raccolto l'appello ricevuto dal Ministro dei Beni Culturali e dell'Anciad esporre nei musei e nei poli museali, la bandiera a mezz'asta o vistata a lutto per commemorare l'uccisione dell'archeologo.

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