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Si svela a Santarcangelo il Festival Internazionale del Teatro

La presentazione pubblica sarà anche l’occasione per inaugurare la mostra “1971-1980 / I primi 10 anni del Festival”, progetto di valorizzazione dell’Archivio Santarcangelo dei Teatri della biblioteca comunale in vista dell’edizione numero 50 (2020)

Sarà presentata martedì alle 21 nella biblioteca Baldini di Santarcangelo la 46ma edizione del Festival Internazionale del Teatro in Piazza. Ai presenti la direttrice artistica Silvia Bottiroli offrirà un quadro generale del programma, informazioni sulle compagnie e gli artisti presenti, indicazioni e suggerimenti per la scelta degli spettacoli. A pochi giorni dal Festival, intanto, è già possibile prenotare il proprio biglietto per tutti i 170 eventi della manifestazione – di cui una quarantina gratuiti – presso il gazebo di piazza Ganganelli (ore 10,30-13 e 17-19,30 fino al 7 luglio; orario pomeridiano prolungato fino alle 23,30 dall’8 al 17 luglio), al telefono (0541/623149 ore 10,30-13 e 14,30-17) oppure online su www.vivaticket.it.
 
La presentazione pubblica sarà anche l’occasione per inaugurare la mostra “1971-1980 / I primi 10 anni del Festival”, progetto di valorizzazione dell’Archivio Santarcangelo dei Teatri della biblioteca comunale in vista dell’edizione numero 50 (2020). Negli orari di apertura della biblioteca si potrà visitare l’esposizione allestita lungo la Galleria Baldini con manifesti, fotografie e documenti dell’archivio dal 1971 al 1980. L’8, il 9, il 15 e il 16 luglio, inoltre, si svolgeranno quattro visite guidate all’Archivio del Festival, con la visione di una video-intervista al primo direttore artistico, Piero Patino, per conoscere più da vicino la storia della manifestazione. In occasione del Festival, inoltre, la biblioteca Baldini sarà aperta con orario continuato (8-19) nelle giornate di venerdì 8 e 15 nonché sabato 9 e 16 luglio.

1971-1980 / I primi 10 anni del Festival – L’esperienza del Festival Internazionale del Teatro in Piazza giunge quest’anno alla sua 46a edizione: la prima si è svolta infatti nel 1971. Un traguardo oltremodo significativo, nel quadro di una crisi complessiva dei festival teatrali. Per questa ragione è importante conservare la storia e tutelare la memoria di questa manifestazione così significativa e originale, salvaguardandone l’archivio documentario che ne testimonia la storia e le alterne vicende. L’Archivio Santarcangelo dei Teatri (AST) – depositato e consultabile presso la biblioteca Antonio Baldini – raccoglie quindi la vasta e complessa documentazione delle varie edizioni del Festival: manifesti, locandine, cartoline e segnalibri,  programmi, quaderni di presentazione delle compagnie e dei loro spettacoli, rassegne stampa, fotografie, registrazioni audio e video, volumi e periodici specifici, nonché la collezione degli annuali manifesti artistici (con opere originarie e specifiche di significativi artisti, soprattutto romagnoli).

L’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna ha realizzato negli scorsi anni – in collaborazione con la biblioteca – il fondamentale intervento di riordino e catalogazione di tutti questi materiali archivistico-documentari, che ha reso possibile la conoscenza, la fruizione e la valorizzazione di questo importante archivio anche attraverso la descrizione di ogni singolo documento disponibile sul web (https://scoprirete.bibliotecheromagna.it - filtro di ricerca: santteatri) e la gestione integrata dei vari materiali, collegati alle varie edizioni annuali del Festival.

Uno strumento nodale per conoscere, ricostruire e approfondire l’esperienza teatrale santarcangiolese e di una parte importante della storia del teatro italiano degli ultimi decenni, per renderne possibili percorsi di lettura, riflessioni, interpretazioni e approfondimenti critici. In questo quadro la biblioteca comunale Baldini, in previsione della 50ma edizione del Festival, ha programmato l’avvio di un percorso espositivo volto a far conoscere e valorizzare l’Archivio Santarcangelo dei Teatri. Nel corso degli anni che ci separano dal 2020 saranno quindi esposti i manifesti e alcuni tra i più significativi documenti dell’archivio relativi alle diverse edizioni, a partire dal decennio 1971-1980, con i primi 10 anni di Festival.

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