Tutti sulle tracce del terribile mosasauro
Domenica 21 luglio, alle ore 21,00, presso il Museo della Regina di Cattolica prenderà avvio il ciclo di conferenze dedicato alle ricerche scientifiche e alle straordinarie scoperte archeologiche e paleontologiche che hanno visto coinvolto il Museo della Regina tra il 2007 e il 2010.
Il primo incontro è dedicato al rinvenimento, nel 2010, della porzione di cranio fossile che le successive ricerche hanno permesso di attribuire al rettile marino di proporzioni gigantesche oggi noto come mosasauro del Monte Ceti, dal sito del Comune di Novafeltria nella cui cava per l’estrazione della ghiaia era avvenuto il ritrovamento. Si tratta certamente del più grande rettile fossile rinvenuto ad oggi in Italia, e risale alla fine del periodo Cretaceo (75 milioni di anni fa circa).
Il rettile giunse al Museo di Cattolica, nonostante non fosse territorialmente pertinente, per una prima anamnesi che si trasformò, su indicazione della Soprintendenza ai Beni Archeologici dell’Emilia Romagna, in una collocazione temporanea per affrontare le prime e più immediate indagini, puramente autoptiche, finalizzate a determinare il più velocemente possibile la natura stessa di quel rinvenimento, apparso sin dal primo momento eccezionale. In accordo con la Soprintendenza di Bologna, che coordinò le analisi relative al riconoscimento e allo stato di conservazione del grande reperto, vennero consultati importanti paleontologi che subito riconobbero in quel resto un documento di eccezionale antichità; l’incontro poi con il prof. Gian Battista Vai e il prof. Federico Fanti del Museo Capellini di Bologna permise finalmente di avviare lo studio e il restauro della porzione di cranio, che per questo venne prontamente trasferito in quel Museo, dove ha trovato la propria definitiva collocazione: oggi è esposto nella Sala del Diplodocus, dove se ne possono comprendere forma e dimensioni.
Il Quaderno n.3 di Litus sarà presentato dall’archeologa Marialuisa Stoppioni, che seguì e coordinò per conto del Museo della Regina tutte le successive fasi dei lavori precedenti il trasferimento a Bologna; a condurre la discussione saranno Loris Bagli, curatore del volume e membro della Società per gli Studi Naturalistici della Romagna, cui si deve il repertorio dei vertebrati fossili della Romagna Orientale che rappresenta parte integrante del volume, e Federico Fanti, ricercatore di Paleontologia all’Università di Bologna ed Emerging Explorer di National Geographic (2017), cui si devono il restauro, lo studio e il riconoscimento del mosasauro e, in qualche modo, la sua “scoperta definitiva”.
Ingresso libero