Nell’ambito del progetto "Teatro e salute mentale", va in scena lo spettacolo "Binari"
Teatro e salute mentale tornano protagonisti in scena al Teatro degli Atti di Rimini nella serata di martedì 28 marzo alle ore 21:00.
Alcantara Teatro presenta lo spettacolo “Binari” in collaborazione con il Comune di Rimini, Ausl Romagna Dipartimento Salute Mentale U.O., Riabilitazione Psichiatrica Distretto di Rimini, Regione Emilia-Romagna Progetto Teatro e Salute Mentale, Coop. Formula Servizi alle Persone.
La regia è firmata da Damiano Scarpa, la drammaturgia è il risultato di un lavoro collettivo a cura della compagnia, l’elaborazione e la ricerca dei testi sono a cura di Anna Rita Pizzioli.
Nel 2012, in collaborazione con USL- Distretto di Rimini e progetto “Teatro e salute mentale” della Regione Emilia-Romagna, Alcantara ha avviato una specifica esperienza teatrale con i pazienti dei centri di riabilitazione psichiatrica. Da allora, l’attività è proseguita senza interruzioni.
“Avere cura” è un principio cardine su cui si fonda il laboratorio. Cura e attenzione nei confronti delle persone e delle cose. Ricercare i dettagli, la bellezza delle piccole cose, delle parole sussurrate, dei gesti e delle espressioni impercettibili. Per avere cura, bisogna avere la capacità di ascoltare, osservare, rispettare i tempi individuali; nutrire la curiosità, e l’interesse verso l’altro ed il suo modo esprimersi. I personaggi, le ambientazioni, le storie che confluiscono nello spettacolo, sono la rielaborazione di un percorso che ha toccato durante il laboratorio i vissuti di ogni persona, emersi attraverso l’utilizzo di tecniche ed esperienze diverse, coniugando sempre la meditazione e produzione solitaria con il lavoro di gruppo.
Binari
In una stazione surreale e senza tempo, fra treni annunciati già partiti o che non arriveranno mai, si intrecciano le storie appena accennate di viaggiatori che attendono, cercano qualcosa di smarrito, ritrovano qualcosa del passato. I pensieri si sfiorano, a volte qualcuno riesce ad afferrarli,altre volte scivolano via, con la leggerezza impalpabile della nebbia.
Lo spettacolo rappresenta la rielaborazione fantastica di un percorso che ha toccato i vissuti di ogni persona, emersi attraverso l’utilizzo di tecniche ed esperienze diverse. È il frutto di una ricerca dove il corpo e l’immagine – che rappresentano anche lo stile onirico ed evocativo della compagnia – assumono un ruolo centrale, con le loro possibilità di diventare strumento di narrazione della poeticità del vivere, che ognuno porta dentro di sé. È un viaggio a tutto tondo verso una meta non prestabilita, metafora della vita, che coniuga le suggestioni e le visioni di brevi testi d’autore (da Federico Pace a Christian Bobin, passando per Dino Buzzati) con le proposte e gli scritti poetici degli interpreti, all’insegna di un grande lavoro corale.
Ingresso ad offerta libera.