Al Teatro CorTe Coriano arriva Giorgio Montanini con "Nemico Pubblico"
Sabato, alle 21,15, il Teatro CorTe di Coriano manda in ebollizione la sua programmazione accogliendo l’unica data romagnola del caustico Giorgio Montanini, che nei giorni di Je suis Charlie invita il pubblico a un salutare faccia a faccia con la satira più gioiosa e feroce oggi su piazza, candidandosi a diventare il nuovo Nemico Pubblico in uno spettacolo comico politicamente scorretto, vietato ai minori, sconsigliato ai deboli di cuore e ai permalosi.
Dopo essere stato finalista del festival sammarinese LoComix, nel 2010, Giorgio Montanini ha iniziato la sua ascesa nel mondo della stand up comedy italiana giungendo all’attenzione del grande pubblico prima sull’Ottovolante di Radio2 e poi in tv, dal cast di #Aggratis su Rai2 al ruolo di protagonista del programma rivelazione Nemico Pubblico su Rai3. Trasmissione in cui il comico marchigiano ha ricondotto la candid camera al suo spirito originario di barometro sociale, evidenziando comportamenti e reazioni di persone comuni coinvolte inconsapevolmente in situazioni provocatorie e paradossali su temi sensibili (violenza sulle donne, razzismo, terza età, omofobia, discriminazione…) e commentando in studio con brevi e corrosivi monologhi satirici. Lingua tagliente e battute urticanti e che lo hanno portato anche a Ballarò (arruolato in autunno per sostituire Crozza nelle copertine della nuova edizione e liquidato dopo due puntate perché troppo diretto per la prima serata), e a diventare uno degli artisti di punta di Stand Up Comedy su Comedy Central.
In attesa della seconda edizione sia di Stand Up Comedy, in febbraio su Comedy Central, che di Nemico Pubblico, da marzo su Rai3 in seconda serata, Giorgio Montanini porta in teatro l’omonimo spettacolo in cui trova spazio tutto ciò che in tv non è consentito dire. Un monologo che fa risaltare le contraddizioni della nostra sociètà penetrandola come un bisturi, in profondità, e sollecitandone i nervi scoperti. In un Paese in cui nessuno si assume la responsabilità di quello che succede, e l’origine di tutti i mali è sempre nella tanto vituperata casta, Montanini fa suo il postulato del celebre comedian americano George Carlin, secondo cui “la classe politica è il massimo che una società possa esprimere”, arrivando quindi alla conclusione che, forse, a ognuno dovrebbe venire il dubbio che la colpa è soprattutto nostra. La satira da duemila anni sferza il Potere, Nemico Pubblico non fa differenza, ma non prende di mira il classico Potere costituito quanto quello rappresentato dall’ipocrisia della società, della gente, del vicino di casa, la nostra. Sul palco si parla senza peli sulla lingua di sesso, suffragio universale, razzismo, capitalismo, fede, catarsi argomenti osservati da un punto di vista originale che cerca di abbatterne i luoghi comuni, le certezze e le convenzioni.
Perché Nemico Pubblico? “Perché mentre assistiamo all’inesorabile declino della comicità televisiva, ammiccante e rassicurante – spiega Montanini - un monologo che non fa sconti, che abbatte gli steccati e mette in dubbio le nostre certezze potrebbe essere percepito come un nemico. E perché il pubblico, in quanto pubblico e uomo comune, è il nemico di se stesso. Chi fa satira non è migliore di quello che denuncia, non sale su di un piedistallo per puntare il dito e pontificare, ma si sporca le mani. Per questo, in Nemico Pubblico, prendo sotto braccio il pubblico e insieme affrontiamo un viaggio alla ricerca di quel marcio che ci è scivolato dentro e che è l’unica cosa che ci rende tutti uguali”.