"Credoinunsolodio": al Teatro del Mare lo spettacolo con Amanda Sandrelli
Sabato, alle ore 21,15, la Stagione di Prosa del Teatro del Mare di Riccione – diretto dalla Compagnia Fratelli di Taglia – presenta una serata di passione civile con Amanda Sandrelli e l’Orchestra Multietnica di Arezzo, protagonisti dell’evento teatrale-musicale per attrice e orchestra Credoinunsolodio, scritto e diretto da Stefano Massini. Produzione Officine della Cultura con il contributo della Regione Toscana.
Stefano Massini, trentacinquenne fiorentino, è una rivelazione del Premio Riccione per il Teatro, vincitore all’unanimità nel 2005 del Premio Pier Vittorio Tondelli per L’odore assordante del bianco. I suoi testi, molti dei quali di forte impegno civile (tra cui il Processo a Dio sulla Shoah con Ottavia Piccolo e Sergio Fantoni, Donna non rieducabile su Anna Politkovskaja sempre con Ottavia Piccolo e il dittico teatrale sull’omicidio di Ilaria Alpi, realizzato con il patrocinio dell’Associazione Ilaria Alpi di Riccione, composto da Lo schifo con Lucilla Morlacchi e dal recente African Requiem affidato a Isabella Ragonese) sono pubblicati e rappresentati in tutto il mondo. Massini ha appena ricevuto il Premio Speciale UBU 2013 per il complesso dell’opera drammaturgica.
Credoinunsolodio è un esperimento fra musica e teatro, una vera e propria partitura scenica che fonde la recitazione di Amanda Sandrelli con le musiche e i canti degli undici componenti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo per svelare al pubblico una spietata quanto semplice indagine geologica nelle viscere del vulcano mediorientale.
“Mi interessava lavorare su una drammaturgia multipla, strutturata come un triplo binario di ritmi, storie e psicologie – spiega Massini nelle note allo spettacolo -. Da questo proposito è nata la partitura “parallela” di tre donne in tutto e per tutto diverse, unificate però dall’essere interpretate da una stessa attrice”. A prendere vita sul palco sono infatti i ritratti di tre donne e un labirinto. Tre storie intrecciate, tre identità. Quasi uno zoom su tre visi anonimi in una folla di città. Eden Golan, docente di storia ebraica. Mina Wilkinson, in forza all’esercito degli Stati Uniti. E Shirin Akhras, ventenne studentessa palestinese. Ognuno di questi nomi è una matassa da snodare, un groviglio di motivazioni, la punta dell’iceberg. I loro monologhi si specchiano uno nell’altro, scoprendo abissi di differenze e barlumi di simmetria. Perché c’è sempre una geometria nel caos…
Un recital avvincente in cui parole, voci e suoni si alleano grazie alle musiche originali di Enrico Fink, tra i principali interpreti della tradizione ebraica in Italia, che dirige l’Orchestra Multietnica di Arezzo: Enrico Fink (voce e flauto), Emad Shuman (voce), Massimiliano Dragoni (percussioni e salterio), Maher Draidi (darbouka), Luca Baldini (basso), Massimo Ferri (chitarra, bouzouki e oud), Gianni Micheli (clarinetti), Denny De Ritis (sax baritono), Lea Mencaroni (oboe), Mariel Tajirai (violino) e Natalia Orozco (viola). Nel pomeriggio, alle ore 19,30, Amanda Sandrelli incontra il pubblico presso La Serra Sicomoro dell’Arboreto Cicchetti (via Bufalini, traversa di viale Ceccarini)