Michele Brambilla tra pillole di bellezza e sogni di Riviera
“Attenzione, questo libro genera ottimismo e può giovare enormemente alla salute”. La frase è di Massimo Gramellini e suona come un'avvertenza vera e propria, un'indicazione che strappa un sorriso e si può leggere sulla fascetta del libro "Vinceremo di sicuro" di Michele Brambilla (Piemme, Milano).
L'autore presenta la sua nuova opera venerdì 5 febbraio, alle 17,30, nelle sale antiche della Biblioteca Gambalunga. Insieme a Brambilla, interverranno il sindaco di Rimini Andrea Gnassi e lo storico del turismo Ferruccio Farina.
“Ho scritto queste pagine – spiega l’autore - non solo per ricordare il tempo in cui i nostri sogni erano ancora intatti, ma soprattutto per scacciare il pessimismo che oggi ci impedisce di cogliere quelle piccole e grandi cose, tutte irripetibili, che saranno domani la nostra nostalgia. Le ho scritte, in fondo, per ricordare, ai ragazzi di ieri e di oggi, l'importanza di riconoscere, in qualunque circostanza, la straordinaria bellezza del vivere".
Brambilla evidenzia come "gli anni Sessanta non furono sempre fantastici, come si usa dire, ma certamente ci appaiono come gli ultimi anni in cui gli italiani guardavano al futuro con la certezza che sarebbe stato migliore del presente. Di quella stagione, che coincise per chi scrive con la meravigliosa scoperta della vita e del mondo, molti sono i simboli, le icone scolpite nella memoria. In queste pagine capiterà di incontrarne parecchie: Morandi, il ragazzo ye ye che andava a cento all'ora, e Vecchioni; il casco d'oro di Caterina Caselli e la signorina snob Franca Valeri; Fellini e Arbore; l'orma del primo uomo sulla Luna e la messa laica delle partite la domenica alla radio. La Grande Inter del Mago Herrera, con il suo mantra Venceremo de seguro, è una di quelle icone. Tutte insieme scandiscono la storia di tutti noi che fummo bambini, e del nostro Paese allegro come mai più lo sarebbe stato".
Michele Brambilla, attualmente direttore della Gazzetta di Parma, ha pubblicato diversi libri, tra cui il bestseller L’Eskimo in redazione, ed è stato il curatore dell'ultimo libro di Indro Montanelli, Le nuove Stanze. È stato premiato dal Comune di Milano con l'Ambrogino d'oro. Laureato in storia, sposato con cinque figli, Brambilla è da sempre innamorato di Rimini e della Riviera dove trascorre le vacanze fin da ragazzino. Tra i suoi sogni c'è quello di abitare a Rimini. Per il mare, per la spiaggia, per l’entroterra, per il cibo, ma, soprattutto, per la gente.
“Rimini – scrive - resta un esempio di come le avversità possono essere superate con la fantasia e con la volontà. Mi hanno preso in giro e mi prendono tuttora in giro perché preferivo e preferisco questa terra e questo mare a tanti lidi di gran moda. Ma si dimentica che oltre a questa terra e a questo mare, Rimini ha questa gente straordinaria, capace di convincere ogni anno otto milioni di persone che la sua parlata con la esse storta, e la sua capacità di far sentire tutti a casa propria, sono meglio del mare della Costa Smeralda”.