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Si scommette sempre meno sul fotovoltaico: a Rimini il maggior numero di impianti

Se confrontiamo i dati attuali con quelli di gennaio dello scorso anno relativi al numero di impianti installati sul territorio registriamo una situazione stazionaria

Dal primo rapporto del 2015 relativo agli impianti fotovoltaici installati in Provincia di Rimini (fonte dati GSE) emerge che l’incremento di kW rispetto allo stesso periodo (gennaio) dell’anno scorso è pressoché nullo: da gennaio 2014 a gennaio 2015 si registra una variazione di appena +0,14%, la più bassa degli ultimi 4 anni. Se vengono confrontati i dati attuali con quelli di gennaio dello scorso anno relativi al numero di impianti installati sul territorio si registra una situazione stazionaria.

Rimini, con 23.973 kW, rimane il comune col maggior numero di kW installati, seguito da Bellaria Igea Marina (7.503 kW), Pennabilli (5.870 kW), Santarcangelo (3.763 kW), San Leo (3.642 kW), Riccione (3.441 kW), Coriano (3.435 kW). Il totale della potenza dei kW installati ammonta a 75.473, per complessivi 3.876 impianti. Occorre però considerare che i dati sono riferiti alle statistiche del GSE, che monitora gli impianti che accedono ai meccanismi incentivanti dei diversi Conti Energia (l’ultimo disciplinato dal DM 05/07/202, il cosiddetto Quinto Conto Energia).

Il Quinto Conto Energia ha cessato di applicarsi il 6 luglio 2013, ovvero decorsi 30 giorni solari dalla data di raggiungimento di un costo indicativo cumulato annuo degli incentivi di 6,7 miliardi di euro, comunicata dall'AEEG con la deliberazione 250/2013/R/EFR. Il 6 luglio 2013, pertanto, è cessata l’applicazione del Decreto Ministeriale 5 luglio 2012 e delle previsioni di cui ai precedenti Decreti di incentivazione della fonte fotovoltaica. Nonostante ciò il settore ha visto nel complesso un continuo, seppure lento, aumento delle installazioni fotovoltaiche, soprattutto di piccola taglia e presso edifici ad uso residenziale. Questo grazie al subentro del meccanismo di incentivazione tramite detrazioni fiscali del 50% e 65%, rispettivamente riferite ai lavori di ristrutturazione edilizia ed interventi di efficientamento energetico.

Per beneficiare della detrazione fiscale, attualmente al 50%, l'installazione dell'impianto fotovoltaico deve essere direttamente al servizio dell'abitazione del contribuente e utilizzato, quindi, per fini domestici come ad esempio quelli di illuminazione o alimentazione di apparecchi elettrici. Ne consegue che, solo nell’ambito privato, tutte le spese sostenute per l’acquisto e l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia elettrica, i costi e l’installazione dei pannelli solari, possono beneficiare della detrazione Irpef nella misura prevista dalla legge. La detrazione sarà erogata in 10 rate annuali dello stesso importo.

L’installazione di impianti fotovoltaici non è compresa, però, tra gli interventi agevolabili per il miglioramento delle prestazioni energetiche con l'incentivo del 65%. Tale tipo di impianti, infatti, non rientra tra gli interventi di efficientamento energetico previsti dalla normativa che disciplina questa detrazione, in cui sono annoverati invece i pannelli per il solare termico, utilizzati per la produzione di acqua calda sanitaria.

La detrazione per il fotovoltaico non è però cumulabile con gli incentivi del Conto Energia, pertanto nel periodo in cui entrambi i metodi di finanziamento erano attivi, il proponente doveva scegliere di quale meccanismo usufruire. Con la legge di stabilità 2015 la detrazione al 50% è stata prorogata fino al 31.12.2015. Spostandoci dal livello provinciale a quello nazionale, i recenti dati pubblicati da Terna illustrano una prima fotografia del settore elettrico in Italia nel 2014. La domanda diminuisce del 3%, mai così bassa in 14 anni; crolla il termoelettrico, crescono idroelettrico e fotovoltaico. Insieme le fonti rinnovabili coprono circa il 37,5% della domanda annuale.

Nonostante la bassa performance del fotovoltaico a dicembre, nel corso dell’anno il solare produce in Italia 23,3 TWh di energia elettrica (+9,8% sul 2013). Una quantità di energia che è pari all’8,7% di tutta la produzione netta nazionale e al 7,5% della domanda. Per capire quanta strada si è percorsa in soli sei anni, ricordiamo che nel 2009 il fotovoltaico contribuiva appena allo 0,21% della domanda elettrica, quasi 36 volte in meno rispetto ad oggi. Questo significa che, nonostante le ultime manovre approvate non aiutino il comparto delle rinnovabili (come ad esempio il dilazionamento degli anni stabiliti per l’ottenimento degli incentivi, con conseguente riduzione della quota annuale, che vede allungarsi i tempi di ritorno degli investimenti valutati dalle imprese), c’è ancora chi investe nel settore, soprattutto per impianti medio-piccoli integrati agli edifici.

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