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Martedì, 16 Aprile 2024
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Al “Parco del Comune” di Bellaria zampilla l'acqua della casetta: liscia o gasata

Il costo dell’acqua della casetta è di cinque centesimi al litro, sia essa ‘liscia’ o frizzante, per una convenienza a beneficio delle famiglie che riflette l’alto grado di sostenibilità garantito dal consumo di acqua di acquedotto

E’ entrata in funzione presso il “Parco del Comune” di Bellaria Igea Marina la nuova ‘casetta’ per l’erogazione di acqua potabile: la realizzazione della struttura, che si affaccia su via Don Milani, completa e conclude l’ampio intervento di riqualificazione del parco condotto in questi mesi. “Con l’installazione della casetta dell’acqua, del tipo “FonteAlma” prodotta dalla Celli S.p.A., intendiamo offrire un servizio in più ai cittadini, ma anche dare un segnale in un’ottica ambientale e di sensibilizzazione al consumo dell’acqua potabile dell’acquedotto: è importante capire il legame tra consumo responsabile, risparmio energetico e contenimento del rifiuto plastico”, spiega l’Assessore all’Ambiente Gianni Giovanardi. “D’altra parte, quella del consumo di acqua potabile di acquedotto, rappresenta una domanda crescente, proprio per la rinnovata consapevolezza della popolazione, ma anche per la convenienza economica collegata: a quella che sorge al Parco del Comune, presto si aggiungerà una nuova casa dell’acqua a Igea Marina.”

Il costo dell’acqua della casetta, è infatti di cinque centesimi al litro, sia essa ‘liscia’ o frizzante, per una convenienza a beneficio delle famiglie che riflette l’alto grado di sostenibilità garantito dal consumo di acqua di acquedotto: basti pensare che, per la sola produzione della classica bottiglia in plastica, viene consumato un terzo dell’acqua trasportata, oltre ovviamente al petrolio necessario, e senza considerare le collegate emissioni in atmosfera legate alla raffinazione (ossidi di zolfo, monossido di carbonio, anidride carbonica). L’acqua disponibile presso la casetta di via Don Milani viene analizzata periodicamente per garantirne la conformità e, prima dell’erogazione, è interessata da un particolare trattamento di microfiltrazione che elimina cattivi odori, sedimenti di cloro e ruggine, mantenendo allo stesso tempo i suoi preziosi sali minerali.

GLI ITALIANI E L’ACQUA: QUALCHE CIFRA - Gli italiani sono tra i maggiori consumatori al mondo di acque minerali, con un consumo medio annuo di circa 200 litri pro capite. Facendo un semplice calcolo matematico vediamo che affluiscono nelle discariche pubbliche più di 5 miliardi di bottiglie di plastica ogni anno (circa 130.000 tonnellate). In Italia solo una piccola parte di queste bottiglie viene avviata al riciclo, il resto provoca un forte impatto sull'ambiente. Consumiamo petrolio ed energia per la produzione delle bottiglie, abbiamo problemi per lo smaltimento del rifiuto e produciamo una gran quantità di CO2 ed altri gas inquinanti a causa dei mezzi che ogni giorno provvedono alla distribuzione delle bottiglie stesse.

Alcuni importanti studi evidenziano che per la produzione di 1 Kg di PET, che corrispondono a circa 30 bottiglie da 1,5 litri, sono necessari circa 2 Kg di petrolio, 17,5 litri di acqua e vengono rilasciati in atmosfera 40 grammi di idrocarburi, 25 grammi di ossidi di zolfo, 18 grammi di monossido di carbonio e 2,3 Kg di anidride carbonica (fonte: Paul Mc Rande, The green guide, in State of the world 2004, Edizioni Ambiente, Milano). A titolo di esempio, stimando un’erogazione media di 1.500 litri/gg pari a circa 45.000 litri/mese equivalenti a 30.000 bottiglie da 1,5 litri di PET, grazie a strutture come quella in funzione al Parco del Comune, ogni mese è possibile ridurre l’immissione in atmosfera di 2.300 Kg di CO2 e risparmiare 17.500 litri di acqua relativi alla sola produzione delle suddette bottiglie.

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