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Si allarga il coro dei 'no' contro l’impianto eolico industriale della Valmarecchia

Si tratta dell'associazione "La Selva Oscura", che tratta aspetti che vanno dal rischio sismico e idrogeologico all’impatto sul paesaggio

Un'altra associazione ambientalista esprime totale contrarietà all'impianto eolico industriale della Valmarecchia. Si tratta dell'associazione "La Selva Oscura", che tratta aspetti che vanno dal rischio sismico e idrogeologico all’impatto sul paesaggio. Secondo l'associazione, "le stime previsionali proposte da Geo Italia, in termini di risparmio di emissioni di anidride carbonica e di petrolio equivalente, già troppo ottimistiche e basate su calcoli fortemente discutibili in funzione alla durata utile dell’impianto prima della sua obsolescenza e di ore di vento utili alla produzione energetica, non tengono sufficientemente conto della sostanziale perdita complessiva di potenzialità di assolvimento dei servizi ecosistemici dell’area”.

Viene evidenziato che vi è "l’assenza di documentazione che attesti la vocazionalità del sito a tali impianti industriali negli strumenti di programmazione territoriale e urbanistica". Per questo "è ragione ulteriore per ritenere tale progetto quale mera operazione di speculazione finanziaria, incompatibile con la specifica vocazionalità dell’areale montano appenninico e della vocazione di sviluppo specifica della Valmarecchia e del crinali appenninico di valico fra Romagna e Toscana". Secondo l'associazione si tratta di "un progetto dannoso e inaccettabile per la società, per l’ambiente e per l’economia della intera Valmarecchia".

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