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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Rifiuti, a Rimini avviati al riuso oltre 50mila mobili ed elettrodomestici

Grazie a ‘Cambia il Finale’ nell’area di Rimini lo scorso anno sono stati avviati al riuso 50.507 tra mobili ed elettrodomestici pari a oltre 166 tonnellate di rifiuti evitati

714 tonnellate di rifiuti ingombranti, pari a 93.826 pezzi, avviati al riuso nel 2015, cui si aggiungono 451 tonnellate da marzo (mese da cui è stata avviata l’iniziativa) a dicembre 2014, per un totale di oltre 1165 tonnellate in meno di due anni; sono questi i principali risultati raggiunti con “Cambia il finale”, il progetto di Hera attivo in 79 comuni e realizzato in collaborazione con Last Minute Market insieme a una ventina di enti no profit del territorio su cui opera la multiutility, tra cui uno riminese.

Il servizio è nato allo scopo di dare nuova vita agli oggetti di arredo usati ma ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici, favorendo un circuito virtuoso e solidale del loro riuso. Al valore sociale, sostenuto anche dalla presenza delle onlus che collaborano al progetto, si aggiunge quello ambientale, poiché favorendo il riutilizzo si contribuisce ad allungare la vita degli oggetti e a prevenire la produzione di rifiuti: ad ogni oggetto recuperato corrisponde un rifiuto evitato.

A Rimini avviati al riuso oltre  50.500 mobili ed elettrodomestici - Grazie a ‘Cambia il Finale’ nell’area di Rimini lo scorso anno sono stati avviati al riuso 50.507 tra mobili ed elettrodomestici pari a oltre 166 tonnellate di rifiuti evitati. L’ente riminese che ha supportato Hera in questa attività è la cooperativa  sociale La Fraternità di Poggio Torriana. Con questo servizio l’onlus riminese ha gestito complessivamente quasi 2.000 telefonate per il ritiro di ingombranti in buono stato e ha effettuato in tutto 733 operazioni di ritiro.

Come funziona ‘Cambia il finale’ - Telefonando al Servizio Clienti Hera 800.999.500 (numero gratuito da rete fissa e mobile, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 22 e il sabato dalle 8 alle 18) per prendere l’appuntamento per il ritiro gratuito a domicilio degli ingombranti, il cliente riceve i riferimenti per contattare gli enti no profit del territorio disponibili al loro riutilizzo nel caso siano ancora in buone condizioni. Gli enti partner si sono impegnati a recuperare i materiali secondo modalità definite da ciascuno e dettagliate nel sito dedicato all'iniziativa www.gruppohera.it/cambiailfinale.

Se il cittadino è interessato, può contattare direttamente le associazioni concordando il ritiro o la consegna degli ingombranti. E’ inoltre possibile donare agli enti anche oggetti come soprammobili, libri, giochi per bambini, non più utilizzati e che purtroppo a volte vengono gettati nei cassonetti dell’indifferenziato. Nel caso invece in cui il mobile, l’elettrodomestico o l’oggetto non siano più riutilizzabili, il Servizio Clienti di Hera fornisce indicazioni per la consegna alla stazione ecologica più vicina oppure, nei comuni dove il servizio è attivo, prende appuntamento per il ritiro gratuito dei rifiuti ingombranti.

Un nuovo approccio al concetto di rifiuto - ‘Cambia il finale’ è in linea con le più recenti norme in materia ambientale, che mettono al primo posto il contenimento della produzione dei rifiuti e il loro riutilizzo, passando dall’attuale modello lineare (produci, usa e getta) a un nuovo sistema circolare e virtuoso, come quello del riciclo. Con il progetto Hera intende anche promuovere l'attività di quegli enti no profit che recuperano beni non più utilizzati dai cittadini, avviandoli al riutilizzo. ‘Cambia il finale’ contribuisce, inoltre, a valorizzare e sostenere il personale svantaggiato che gli enti impiegano per lo svolgimento dell’attività, con la stipula di accordi con Comuni, Aziende Sanitarie, l’Autorità Giudiziaria e i centri di ascolto/assistenza per l’inserimento di persone in difficoltà, attraverso l’utilizzo, ad esempio, di borse lavoro, tirocini formativi, reinserimenti lavorativi. Oltre a ciò, questo progetto ha il pregio di promuovere la partecipazione diretta o indiretta dei cittadini ad attività di volontariato.

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