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Prestito d'onore: cos'è e come attivarlo


Il finanziamento può essere richiesto senza la presenza di un garante. Si tratta di un aiuto economico concesso in denaro a tasso zero. Tutto quello che c’è da sapere

Chi vuole avviare un’attività imprenditoriale o commerciale ha la possibilità di chiedere un prestito d’onore. Il prestito d'onore è, infatti, un prestito agevolato il quale permette di ricevere un sostegno economico a coloro che non dispongono di capacità di garanzia propria e non sono comunque in grado di far ricorso autonomamente al credito bancario ordinario. Questo può inoltre servire per finanziare corsi di studio, di specializzazione e dottorati di ricerca.

Come funziona il prestito d'onore

Per poter usufruire del finanziamento bisogna partecipare ad un bando di concorso. Il prestito d'onore viene erogato e gestito da Invitalia: per sapere quali sono i bandi in corso è necessario andare sul sito di Invitalia e scegliere la tipologia di finanziamento che maggiormente si adatta alla propria situazione.

Le agevolazioni finanziarie riguardano:

  • Investimenti (contributo a fondo perduto e mutuo agevolato)
  • Gestione (contributo a fondo perduto)
  • Servizi di assistenza tecnica e gestionale.

Prestito d'onore, chi può richiederlo

Il prestito d'onore può essere richiesto da chi ha la residenza in Italia da almeno sei mesi prima della richiesta, abbia la maggiore età e non sia attualmente occupato. È inoltre solitamente riservato a:

  • giovani che desiderano avviare un'impresa o un'attività lavorativa autonoma;
  • giovani che desiderano avviare un'attività di franchising;
  • studenti e dottorandi senza Borsa di studio che non hanno possibilità economiche ma vogliono laurearsi o seguire un corso di formazione post-laurea;
  • donne.

Studenti

Per quanto riguarda gli studenti, il prestito cambia in base alla banca e alla durata degli studi. Il finanziamento è di circa sui 5/6.000 euro annui. Il prestito non prevede interessi mentre dopo circa due anni dal completamento degli studi, con una durata che oscilla tra uno e 15 anni, parte il rimborso.

Franchising

Le agevolazioni concesse rientrano nel campo del regime comunitario 'de minimis'. Si considera un 50% di contributo a fondo perduto e un finanziamento a tasso agevolato per la restante metà da restituire al massimo in sette anni.

Microimprese

Gli investimenti massimi ammissibili ammontano a 129.114 euro (Iva esclusa). Per le spese di investimento, è previsto un contributo a fondo perduto di circa il 50% e un finanziamento agevolato per il restante 50% con un tasso d'interesse al 30% del tasso di riferimento in vigore al momento della stipula del contratto di finanziamento. Il rimborso deve avvenire in sette anni al massimo mediante rate trimestrali costanti posticipate.

Lavoro autonomo

L'investimento complessivo ammissibile ammonta a 25.823 euro (Iva esclusa), mentre il finanziamento a tasso agevolato per gli investimenti non può superare l'importo di 15.494 euro. Il contributo a fondo perduto per le spese di gestione del primo anno anno non può superare i 5.164,57 euro.

Prestito d'onore, come richiederlo

A gestire il prestito è Invitalia Autoimpiego, l'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e dello Sviluppo d'Impresa. Per accedere alle agevolazioni occorre presentare una domanda attraverso il sito di Invitalia contenente il piano d'impresa che evidenzi la coerenza tra il profilo del soggetto promotore e l'iniziativa imprenditoriale, che descriva la validità tecnica, economica e finanziaria dell'iniziativa. 
 
Per poter accedere alle agevolazioni, inoltre, è previsto un colloquio finalizzato alla verifica del possesso delle conoscenze e competenze necessarie alla realizzazione dell'iniziativa proposta.

Per informazioni è possibile contattare

il numero azzurro 848.886886 disponibile dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00
Addebito con ripartizione a tempo che prevede un addebito al chiamante pari alla tariffa urbana a tempo di Telecom Italia per le chiamate da rete fissa. Per le chiamate da rete mobile la quota è definita dal singolo operatore.
 

Il Prestito d’onore è stato sostituito dall'Autoimpiego attuato dalla  L. 185/2000 che, comunque, non è stato attivato per il Comune di Rimini, ma solo per alcuni territori limitrofi.

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